L’Equipe, il principale quotidiano sportivo francese, lo aveva già anticipato: il Paris Saint Germain di Carlo Ancellotti e degli sceicchi vogliono il gioielli di casa Pescara. Dopo le trattative sfumate con Napoli e Juve, Sebastiani aveva ritirato Verratti dal mercato, ma quando bussano alla porta i milioni arabi le cose cambiano. Ipotesi, voci, rumors. Sarebbe mister Carletto a voler nella Ligue il nuovo Pirlo, lui che quello vecchio lo ha fatto esplodere dopo che un altro Carletto, Mazzone, lo aveva trasformato in playmaker dai piedi d’oro. Guarda caso, come Zeman ha fatto con il ’92 pescarese. Poi l’aereo che parte e atterra a Parigi ieri sera, con a bordo il ds Delli Carri e Donato Di Campli, procuratore del ‘folletto di Manoppello’. Stamattina l’incontro con gli agenti di mercato parigini, incaricati dal presidente Nasser Al Kelaifi e dal direttore generale Leonardo di mettere in scena il colpo di teatro.
“Verratti giocherà la serie A con il Pescara, rimane con noi almeno un’altra stagione”: le datate parole del presidente Sebastiani si sgretolano dinanzi all’offerta che fa tremare i polsi e che darebbe alle casse societarie biancazzurre l’incasso più sostanzioso da quando il Delfino ha iniziato a calcare i prati verdi: 11 milioni di euro contanti e immediati più ulteriori 4 milioni di bonus legati ai risultati. Altro che le briciole risicate e litigate con i blasonati club italici. Per Verratti pronto un quinquennale a salire da 1,5 milioni, che con i rendimenti potrebbe arrivare a 2 all’anno.
Con la plusvalenza di Verratti, il premio promozione e i diritti tv, il Pescara sarebbe in grado di allestire due squadre per la salvezza: un’offerta che non si può rifiutare. E davanti a “l’occasione della vita”, il patron biancazzurro, che per ora mantiene cautela, non si sogna nemmeno di imporre veti al cocco di casa. Ma toccherà a lui pronunciare la sentenza definitiva, Verratti, che intanto si gode le vacanze in Sardegna, e che sulla bacheca personale di Facebook questo pomeriggio ha scritto: PSG.
Bonne Chance Marcò!