Pescara. Dopo l’annuncio del ritiro dalle competizioni ufficiali, sul Pescara Calcio a 5 si abbatte anche la mannaia del giudice sportivo a causa della rissa furibonda scatenata al termine di Gara 1 della finale scudetto.
Pugno in faccia dello spagnolo della Luparense Tobe al pescarese Caputo, reazione generale e tafferugli placati dalla polizia, ma a farne le spese più gravi dal punto di vista sportivo è senza dubbio il Pescara: finisce malissimo per i delfini, dopo le decisioni del giudice sportivo, la rissa al termine di Pescara-Luparense dello scorso giovedì.
Per il giudice Renato Giuffrida hanno pesato maggiormente le responsabilità della squadra di casa, considerati anche i comportamenti dei tifosi abruzzesi presenti al PalaGiovanni Paolo (campo squalificato fino al 31 dicembre 2017), e la squalifica più dura al dirigente pescarese Fabio Moggia: inibizione fino al 30 giugno 2018, mentre al presidente del Pescara Danilo Iannascoli la squalifica durerà fino al 31 ottobre 2017.
LE SQUALFICHE NEL DETTAGLIO
AMMENDA E SQUALIFICA DEL CAMPO DI GIOCO PESCARA: 5.000 EURO E SQUALIFICA FINO AL 31 DICEMBRE 2017 perché propri sostenitori a seguito di un atto di violenza in danno di un calciatore della società , perpetrato durante il saluto fair play, da parte di un calciatore della società avversaria, penetravano indebitamente sul terreno di gioco, cercando di aggredire l’autore del gesto, in difesa del quale si prodigavano i suoi compagni di squadra consentendogli di poter raggiungere gli spogliatoi. Tuttavia nel tragitto il suddetto calciatore veniva colpito da un violento calcio all’addome da persona appartenete alla società oltre ad essere raggiunto da colpi inferti da un calciatore avversario. I medesimi sostenitori , nella circostanza, rivolgevano inoltre reiterate ingiurie ai componenti la compagine avversaria, tentando di aggredirli senza riuscirvi per il fattivo intervento delle forze dell’ordine. Per corali ingiurie e minacce nel corso dell’incontro nei confronti degli arbitri e per lancio di sputi da parte di propri sostenitori durante la gara nei confronti del primo arbitro che veniva attinto alla nuca. Al termine dell’incontro il terzo arbitro ed il cronometrista ufficiale erano costretti dagli incidenti in corso a ritardare il rientro negli spogliatoi, permanendo sul terreno di gioco, ove erano fatti oggetto di ripetute ingiurie e lancio di sputi da parte di sostenitori della società presenti sugli spalti. In una circostanza una sostenitrice della società cercava di colpire con uno schiaffo il terzo arbitro senza riuscirvi, raggiungendo successivamente con uno schiaffo alla spalla sinistra il cronometrista ufficiale senza arrecargli conseguenze fisiche. Perché l’addetto allo spazzolone, allontanato dall’arbitro nel corso dell’incontro per proteste nei confronti del direttore di gara, si posizionava durante il proseguo della stessa alle spalle del secondo arbitro, ingiuriandolo ripetutamente. In occasione dei disordini verificatisi durante il saluto fair play vi prendeva parte attiva penetrando indebitamente sul terreno di gioco ed offendendo reiteratamente i tesserati della società avversaria. Successivamente si posizionava dinanzi all’ingresso dello spogliatoio degli arbitri ritardandone l’accesso e rivolgendo ai direttori di gara reiterate ingiurie. Sanzione cosi determinata per la gravissima condotta anti sportiva posta in essere da numerosi tesserati della società in spregio alle norme di cui all’art. 1,bis del C.G.S. (R.A. – RR. CC. dd. CC.).
AMMENDA DI 1.500 EURO ALLA LUPARENSE CALCIO A CINQUE perché nel corso del saluto fair play un calciatore della società, contravvenendo al dettato dell’art. 1 bis del C.G.S., colpiva con un violento pugno al viso un calciatore della società avversaria.
A CARICO DEL DIRIGENTE MATTEO IANNASCOLI INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITA’ FINO AL 30 GIUGNO 2018. Ammesso in panchina in qualità di dirigente addetto agli ufficiali di gara, veniva allontanato per comportamento minaccioso nei confronti degli occupanti la panchina della società avversaria. Nell’abbandonare il terreno di gioco rivolgeva all’arbitro frase minacciosa non direttamente percepita. Al termine dell’incontro faceva indebito rientro sul terreno di gioco tenendo un comportamento minaccioso verso i giocatori avversari e istigando il pubblico presente tanto da indurre alcuni sostenitori a penetrare indebitamente sul terreno di gioco per aggredire i calciatori avversari. Inoltre all’atto del suddetto allontanamento si posizionava nei pressi dell’ingresso degli spogliatoi ove tentava di aggredire l’allenatore della squadra ospitata, anch’esso espulso, senza riuscirvi per il pronto intervento degli steward rivolgendogli nella circostanza frasi ingiuriose. Recidivo.
A CARICO DEL DIRIGENTE FABIO MOGGIA (PESCARA) INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITA’ FINO AL 30 GIUGNO 2018 perchè nel corso dei disordini verificatesi durante il saluto fair-play penetrava indebitamente sul terreno di gioco avventandosi contro il giocatore della Luparense Tobe Belope Roberto e lo colpiva con un violento calcio all’addome.
A CARICO DELL’ADDETTO ALLO SPAZZOLONE FRANCESCO CHIAVAROLI (PESCARA) INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITA’ FINO AL 31 DICEMBRE 2017 perchè nel corso dell’incontro veniva allontanato per proteste nei confronti del direttore di gara. Durante il proseguo della stessa si posizionava sugli spalti alle spalle del secondo arbitro al quale rivolgeva reiterate ingiurie. In occasione dei disordini verificati durante il saluto fair-play entrava indebitamente sul terreno di gioco prendendovi parte attiva ed offendendo ripetutamente i tesserati della società avversaria. Successivamente penetrato nella zona degli spogliatoi, si posizionava davanti al locale riservato agli arbitri ritardandone volontariamente l’accesso e rivolgendo ai direttori di gara reiterate ingiurie.
A CARICO DEL PRESIDENTE DANILO IANNASCOLI (PESCARA) INIBIZIONE A SVOLGERE ATTIVITA’ FINO AL 31 OTTOBRE 2017 perchè al termine dell’incontro teneva una condotta finalizzata a fomentare il pubblico presente, tanto da indurre alcuni sostenitori a penetrare indebitamente sul terreno di gioco senza per altro far si che il servizio d’ordine appositamente predisposto dalla società lo impedisse. Successivamente accedeva indebitamente all’interno dello spogliatoio arbitrale, tenendo una condotta irriguardosa nei confronti dei direttori di gara prima di essere allontanato dai commissari di campo. Inoltre rivolgeva ingiurie al presidente della società avversaria e posizionatosi sotto la zona occupata dai sostenitori della squadra ospitata li offendeva e provocava ripetutamente. Ammonito, già diffidato.
A CARICO DI MARCO TROILO (PESCARA) INIBIZIONE A SVOLGERE ATTIVITA’ FINO AL 31 DICEMBRE 2017 perchè assistendo alla gara dalla tribuna nel corso della stessa rivolgeva agli arbitri reiterate ingiurie.
A CARICO DEGLI ALLENATORI SQUALIFICA PER DUE GARE: FULVIO COLINI (PESCARA) allontanato per comportamento non regolamentare sul terreno di gioco, al termine dell’incontro rivolgeva frasi irriguardose all’indirizzo degli arbitri, non direttamente percepite. MARIN ORTEGA DAVIDE (LUPARENSE) per aver rivolto frasi offensive agli occupanti la panchina della società avversaria, e aver dato disposizioni dall’esterno del terreno di gioco ai propri calciatori, allontanato.
A CARICO DI CALCIATORI ESPULSI DAL CAMPO
CRISTIAN ALEJAN BORRUTO (PESCARA) SQUALIFICA FINO AL 31 DICEMBRE 2017 per aver colpito con un violento pugno al capo un calciatore avversario che in precedenza, durante l’effettuazione del saluto fair play, aveva a sua volta colpito con un pugno al viso un suo compagno di squadra e successivamente per aver rivolto agli arbitri reiterate frasi offensive. ROBERTO TOBE BELOPE (LUPARENSE) SQUALIFICA FINO AL 30 NOVEMBRE 2017 perchè al termine dell’incontro, durante il saluto fair play, colpiva con un pugno al volto un calciatore avversario procurandogli lieve stordimento. FELICIANO CAPUTO RICARDO (PESCARA) SQUALIFICA FINO AL 30 NOVEMBRE 2017 perchè reagendo ad un atto di violenza perpetrato ai suoi danni da un calciatore della squadra avversaria, lo inseguiva sul terreno di gioco mentre questi cercava riparo negli spogliatoi e lo colpiva con un pugno al capo.
A CARICO CALCIATORI NON ESPULSI DAL CAMPO
GIOVANNI PULVIRENTI (PESCARA) SQUALIFICA PER UNA GARA per aver tentato atto di violenza a fine gara nei confronti dei calciatori della squadra avversaria.