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Il Pescara ferma il Milan all’Adriatico

Pescara (4-3-3): Fiorillo, Biraghi, Campagnaro, Bovo, Zampano; Memushaj (85’ Milicevic), Muntari (66’ Bruno), Koulibaly; Benali, Bahebeck, Caprari (76’ Cerri). In panchina: Bizzarri, Crescenzi, Verre, Kastanos, Brugman, Mitrita, Muric, Cubas, Fornasier. Allenatore: Zdenek Zeman

Milan (4-3-3): Donnarumma, Calabria, Paletta, Romagnoli, Vangioni, Mati Fernandez (77’ Kucka), Sosa (69’ Locatelli), Pasalic, Deulofeu, Bacca (57’ Lapadula), Ocampos. In panchina: Storari, Plizzari, De Sciglio, Lapadula, Honda, Gomez, Poli, Zapata, Antonelli, Locatelli. Allenatore: Vincenzo Montella

Reti: 12’ Paletta (a), 40’ Pasalic

Arbitro: Silvio Mazzoleni di Bergamo (Di Vuolo-De Pinto/Di Liberatore/Rizzoli-Aureliano)

Ammoniti: Biraghi, Bovo, Paletta, Coulibaly, Sosa, Memushaj, Locatelli, Bruno

Stadio Adriatico tutto esaurito per il Milan, nonostante il ticketing a peso d’oro e la disastrosa stagione del Pescara. Tutti per vedere i rossoneri, con la speranza di rivedere in campo l’ex Lapadula, ma Montella delude le speranze. A Zeman mancano cinque giocatori, davanti a Fiorillo rientrano Campagnaro e Bovo, in mediana spazio al debutto da titolare di Coulibaly e all’ex Muntari, tridente con Benali, Bahebeck e Caprari. Il tecnico rossonero con altrettante assenze: Donnarumma tra i pali, difesa con De Sciglio, Paletta, Romagnoli e Vangioni, iIn attacco Ocampos, Bacca e Deulofeu.

L’avvio sbalordisce, sebbene già al 3’ Bacca ha l’occasione per il rapido vantaggio: solo in area, la spara a lato al volo sul cross di Paletta. Ma il Pescara entra in campo determinato e trascinato dall’entusiasmo di Coulibaly, attacca bene e all’12’ il Milan si fa male da solo: Caprari pressa Paletta sulla trequarti, il difensore si rifugia verso Donnarumma ma il portiere liscia clamorosamente il retropassaggio a mezz’altezza ed è autorete. 1-0. Lo svarione non sembra un fuoco di paglia, i biancazzurri si distendono bene appena possono: la ripartenza al 24’ è un coro formato da Benali, Bahebeck, Caprari e Koulibali, con il senegalese che mette in mezzo ma il francese, viene anticipato in scivolata da Vangioni con un recupero provvidenziale in tackle. Attacco pescarese ancora vivo al 29’ con una serie di cross, che chiamano Donnarumma all’uscita da Superman per respingere con il pugno volante. Scoccata la mezz’ora il Diavolo si ridesta, al 36’ Calabria pennella a centro area per Ocampos, avvitamento e colpo di testa che sfiora il palo, con Fiorillo comunque presente in tuffo. Implacabile, però, la cavalcata di Deolofeu al 40’ sulla fascia destra, Campagnaro saltato in velocità e tiro sul primo palo, Fiorillo si tuffa e respinge, Bovo cerca di liberare in scivolata ma Bacca sopraggiunge, la ruba a Campagnaro e serve in mezzo l’accorrente Pasalic che la scaglia in rete. 1-1. La frazione si conclude, però, con il Delfino in attacco: Bahebeck arriva a 10 metri e punta il primo palo ma il tentativo è molle e facile preda di Donnarumma.

La ripresa parte con il Milan lancia in resta: Deulofelu sfugge a destra sul fondo, traversone in mezzo, Bacca tira secco ma Zampano mura. I rossoneri cercano di chiuderla subito e in velocità: al 10’st, Vangionii la toglie dai piedi di Benali e sale con 5 compagni, il giro palla fa ballare la difesa e serve Sosa in lunetta, botta tremenda ma sfila a una spanna dalla traversa. Pioggia d’applausi al 12’st, quando Montella fa entrare Lapadula per Bacca, seguita pochi secondi dopo per la punizione di Bovo, una bomba dal limite, che manca il bersaglio di un soffio. La partita si mantiene bella, i meneghini temono la figuraccia e attaccano perfino con Romagnoli, che la sfiora solo con la fronte sul traversone di Deulofeu e non la indirizza bene dal cuore dell’area; risponde Bahebeck da ottima posizione ma la conclusione è centrale, para Donnarumma. Il Pescara sfiora l’impresa al 29’st su un altro errore di Paletta, Benali intercetta il disimpegno e va in porta, Donnarumma è ancora super a opporsi sul tiro ravvicinato. Zeman ci crede e butta dentro Cerri per Caprari nell’ultimo quarto d’ora. Mossa che alimenta nuovamente l’attacco pescarese ma il Milan non sta a guardare e, al 35’st, Lapadula cerca il goal dell’ex: Pasalic rientra dalla sinistra e mette il traversone basso, Fiorillo respinge corto, l’ex arriva in corsa e spara a botta sicura ma Fiorillo si rialza e rintuzza di nuovo con i piedi. Finale di fuoco per gli ospiti, decisi a non lasciar punti in Abruzzo: Romagnoli, al 40’st, torna in attacco e, ancora di testa, stavolta becca il palo sul cross di Calabria. All’assedio rossonero, con Deulofeu che chiama Fiorillo alla risposta su punizione, il Pescara reagisce con la profondità e Bahebeck porta Benali al colpo di testa dal dischetto, Vangioni lo marca stretto e li libico riesce solo a mettere a lato. Cinque minuti di recupero che danno spettacolo: va al tiro anche Zampano ma arriva esausto alla conclusione dopo la corsa di 40 metri e manda in curva. Il vero miracolo di giornata è di Campagnaro: palla vagante in area Pescara, Lapadula la fa sua e accende la miccia dal limite piccolo, il difensore argentino si immola in scivolata e devia all’ultimo istante, poco prima del triplice fischio.

Impresa non completa ma comunque enorme per il Pescara. Praticamente nulla per la classifica ma capace di dimostrare, quantomeno, che il lavoro di Zeman può donare nuova linfa per la prossima stagione. Resta l’autorete ma anche le tante occasioni create dai delfini, come non facevano da tanto, così come la presenza di Campagnaro e la buona giornata di Bovo hanno azzerato il solito disastro difensivo . Segno che la squadra è viva ed è anche capace di fermare una grande come il Milano.