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Pescara, al via il dopo Oddo: presentato Zeman AUDIO

Città Sant’Angelo. Dopo l’esonero di Massimo Oddo dalla guida tecnica del Pescara, il club biancazzurro ha puntato su un grande ritorno: quello di Zdenek Zeman.

 Per il tecnico boemo, che 5 anni fa condusse il Delfino in serie A con uno storico primo posto nella cadetteria, contratto fino al 2018: quindi si cercherà di concludere il campionato alla meno peggio, magari sognando il miracolo, per poi preparare al meglio la prossima stagione.

 “Noi abbiamo una piazza che ama vedere un buon calcio – ha affermato il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani – al di la della vittoria di un campionato o di una partita stessa. Noi amiamo vedere un bel calcio perché a Pescara sono passati negli anni tanti allenatori anche bravi che avevano idee di calcio anche diverse ma che li abbiamo massacrati sistematicamente. Ci siamo sempre distinti con allenatori che hanno proposto calcio e quindi Zeman risponde a queste caratteristiche. Noi facciamo finta che partiamo domani, cerchiamo di fare il massimo, tireremo la linea alla fine. È chiaro che non è una situazione facile, anzi è una situazione disperata, nessuno ha chiesto a Zeman di venire qui a salvare la squadra ma di migliorare questo atteggiamento che c’è stato fino ad oggi. Cerchiamo di fare in modo che questa scossa serva alla squadra per dare qualcosa in più e dare dignità a questo campionato. Se poi riusciremo a fare il miracolo sarà tutto di guadagnato, diversamente sarà l’inizio di un lavoro per ricominciare il prossimo anno. Le mie dimissioni ho detto alla fine della partita in cui c’era stata una grande contestazione che ero pronto a lasciare e lo ribadisco, ma non posso lasciare la società in mezzo ad una strada, dovrà arrivare qualcuno con volontà di fare, sicuramente la valutazione va fatta su chi dovrà comprare. Bisogna dare continuità, non posso andare via così facendo quattro mesi di contratto ad un tecnico”.

 “Si è sempre detto che devo qualcosa a Pescara ed io voglio dare qualcosa – ha esordito Zdenek Zeman – io spero che la squadra riesca ad esprimere un grande calcio. Noi siamo obbligati a fare partita dopo partita, cerchiamo di fare meglio sperando che ci riesca. Io non voglio che la squadra finisca come la peggiore in Europa, dobbiamo cercare di fare qualche cosa anche sotto il punto di vista dei risultati. Noi abbiamo 14 partite da fare e dobbiamo cercare di fare il meglio possibile, è normale che realisticamente pensare alla salvezza è difficile. Dobbiamo fare partita su partita pensando di partire oggi da zero e vedere che cosa riuscirò a fare in questi tre mesi e poi si valuta quello che si potrà fare dal prossimo anno. Nel 2015 avevo detto che mi dispiaceva che non si era fatto l’accordo poi il presidente ha facoltà di decidere per quello che vuole fare la società, non ho mai usato parole dure. Sono venuto per lavorare e per cercare di fare una squadra che può divertire perché in questo momento a Pescara ci si diverte poco, ci dobbiamo provare lavorando e facendo il meglio possibile, io mi sento ancora in grado di fare.”

 Sulla rosa: “Per me tutti sono adatti a fare calcio, poi è normale che qualcuno ci arriva prima e qualcuno ci arriva dopo, qualcuno sta meglio e qualcuno sta peggio, poi sta a me scegliere quelli che stanno meglio. Con i giocatori abbiamo iniziato con cose semplici per vedere se si applicano e sono rimasto abbastanza soddisfatto. È normale che con due giorni non trasmetti quello che vuoi fare, poi lungo la strada si inizierà a vedere qualcosa di positivo. Se c’è un cambio c’è una reazione della squadra, può essere positiva e può essere negativa, io mi aspetto una reazione positiva e la voglia di dimostrare che non si è in serie A per sbaglio. In questi mesi ho visto una squadra sfortunata, tante volte poteva avere qualcosa in più e poi pesano gli insuccessi”.

 Sul campionato: “Rispetto a qualche anno fa è più ricco perché nel frattempo si sono spostati tanti soldi, però è un campionato praticamente chiuso già a Natale: ci sono tre squadre che giocano per lo scudetto, altre quattro che si giocano l’Europa e tre che si reputano già retrocesse, poi ci sono tante altre squadre che non hanno ambizioni e presunzione di lottare per qualcosa e diventa un campionato un po’ scialbo”.

 Infine sul suo passato in biancazzurro: “Ho fatto bene l’altra volta, non voglio fare figuracce, mi voglio ripetere anche se la situazione è diversa, il campionato sta andando verso la fine e nonostante tutto dobbiamo pensare a queste 14 partite una alla volta pensando che partiamo da zero. A Pescara mi sono trovato molto bene e spero che mi ci ritroverò anche in questo periodo”.

 

Francesco Rapino