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Bari-Pescara 0-2: Insigne fa il ‘galletto’ al San Nicola

Bari: Lamanna, Crescenzi, Borghese, Dos Santos, Polenta, De Falco, Kopunek (1’st Stojan), Rivas (23’st Caputo), Forestieri, De Paula (1’st Scavone), Marotta. A disposizione: Koprivec, Bellomo, Ceppitelli, Defendi. Allenatore: Torrente

Pescara: Pinsoglio, Zanon, Brosco, Capuano, Balzano, Gessa (7’st Kone), Togni, Cascione, Sansovini (14’st Sansovini), Maniero, Insigne. A disposizione: Anania, Petterini, Romagnoli, Verratti, Giacomelli. Allentore: Zdenek Zeman

Reti: 18′ e 21’st Insigne

Ammoniti: Togni, Borghese, Gessa, Brosco

Arbitro: Baracani di Firenze. (Iori-Costanzo)

 

Bari. È ormai il solito Pescara quello in scena al San Nicola per l’anticipo della 12° giornata di Serie B: ordinato e composto, forse un po’ adagiato ai ritmi blandi della squadra di Torrente.Tra i Delfini c’è la novità dell’ultima ora: Pinsoglio titolare fra i pali, Anania accusa un risentimento muscolare al polpaccio durante riscaldamento. Primo sussulto degli adriatici al 5’: scarico basso di Zanon dal fondo, velo di Gessa a centro area per Togni che colpisce rasoterra dalla lunetta: fuori la primissima conclusione. Poi Insigne, dopo un minuto, a sfiorare la rete sull’inserimento-lampo in area piccola, servito basso dalla destra; ancora lui, al 12’Insigne con una botta da fuori sul palo a destra di Lamanna: si allunga il portiere del Bari sulla conclusione violenta ma prevedibile. Nel Bari, si fa vedere al 16’ il velenoso tentativo di Marotta che si accentra e tira dal limite, traiettoria inizialmente innocua che si conclude avvolgendo la sfera verso il palo lontano, si tuffa Pinsoglio controllando sul fondo. Si sblocca il match al 17’: non si sa che cosa viene in mente a Insigne che danza sulla linea di fondo a sinistra della porta ricevendo in area da rimessa laterale, scappa con una magia di tacco a Kopunek e dal fianco del palo a destra di Lamanna cuce il fiocco sulla palla che si insacca al filo del palo opposto. Il Bari dorme e sbaglia tantissimo, ma lo spunto di Insigne è un’opera d’arte. I fischi del San Nicola alla mezzora contro il suo Bari, reo-confesso di un’infinità di errori banali e macroscopici, la dicono tutta; il Pescara, invece, continua ad assaltare la porta dei galletti, seppur con un’apparente sufficienza che non concretizza la grande mole di azioni costruite attorno all’area di Lamanna. Al 36’ Balzano si porta in sovrapposizione sulla fascia sinistra, suggerisce in area per Insigne che mette a terra e scaglia il destro secco: super Lamanna ad evitare il raddoppio pescarese prima dell’intervallo. Giusto prima del rientro negli spogliatoi i pugliesi si avvicinano al pareggio: Pinsoglio esce contratto sul cross morbido di De Paula, ostacolato dalla posizione di Balzano, Dos Santos accorre ma fa prima Brosco a liberare come può, Rivas la raccoglie fuori area ma di prima la butta clamorosamente alle ortiche con la porta sguarnita.

 

È sempre Insigne il primo a ritornare sul terreno verde, che già al 1’st fa filtrare dalla tre quarti per la progressione di Maniero, il sostituto di Immobile supera l’avversario ma giunto sul limite tenta un improbabile pallonetto, con Lamanna ben piazzato, peraltro mandandola abbondantemente sopra la traversa. Il Bari rientra con Forestieri che al 3’st cerca la sorpresa su Pinsoglio, approfittando del liscio del centrocampo abruzzese, ma Pinsoglio non dorme e si distende deviando in fallo laterale. Punge centralmente il Bari nella ripresa, trainato dall’ex pescarese Stotian che sostituisce De Paula nell’intervallo: prova lui a fare breccia dalla lunetta ma Brosco lo stende appena prima della linea d’area, la punizione si schianta contro barriera, poi la mischia ripetuta, non riesce a liberare la squadra di Zeman, Rivas crossa basso, Pinsoglio si allunga a terra ma la tocca soltanto, senza toglierla dalla zolla dinanzi a Marotta, ma in ultimo arriva Zanon ad immolarsi salvando la porta vuota. Niente da fare, al 20’st Insigne raddoppia: imposta lui dalla trequarti per Kone e se la fa restituire sul limite, stop con finta che fa sballare Borghese e Crescenzi, il minuto di Frattamaggiore sguscia nel buco e la mette all’angolino spiazzando Lamanna per lo 0-2. Si mangia l’impossibile al Maniero: Soddimo ruba palla sulla trequarti, salta Crescenzi sul limite, serve Maniero al centro ma lui invece di allargare l’arco alla sua sinistra per lo smarcato Insigne la spara su Lamanna una prima e una seconda volta, consentendo la deviazione del portiere sul fondo. Cresce anche con Ciccio Caputo il Bari, che al 28’st sgancia una frecciata dal vertice sinistro dell’area biancazzurra, la palla sbanda a mezz’aria fino a colpire l’esterno della rete, costringendo Pinsoglio comunque al tuffo vigile; clamoroso quello che sbaglia, un minuto dopo, sul versante opposto, smarcato ottimamente in area da Stoian, ma smuove la rete anche dall’altra parte. È una vera primavera quella che il giovane galletto rumeno ha apportato nella ripresa al Bari, e nell’ultimo quarto d’ora concede a Caputo e Marotta una gran quantità di conclusioni a rete: Pinsoglio e Balzano sono costretti a fare gli straordinari in chiusura. Ma i biancorossi rimangono comunque troppo imprecisi, e a confermarlo sono gli ironici ‘olè’ dei tifosi baresi che accompagnano le azioni del Pescara. Finale senza tregua: al 44’st Cascione anticipa una palla d’oro sulla linea di centrocampo e lancia Insigne, forse oltre la difesa, divora la prateria fino a Lamanna e lo scavalca con un colpo sotto che esce rimbalzando lenta davanti alla base del palo. Sciupata la tripletta. Si accontenta di averne fatti due e di aver esultato con la divertente mossa del galletto nel pollaio barese prolungando a quattro vittorie la scia positiva del Pescara.

 

 

Daniele Galli