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Pescara-Ascoli 4-1: Sansovini e Insigne sbancano il derby: il Delfino vola terzo

Pescara: Anania, Zanon, Capuano (28’st Broco), Romagnoli, Balzano, Gessa, Togni (23′ Verratti), Kone, Sansovini, Immobile (1’st Maniero), Insigne. In panchina: Pinsoglio, Soddimo, Bocchetti, Giacomelli. Allenatore: Zdenek Zeman

Ascoli: Guarna, Vitiello (24’st Ilari), Faisca, Romeo, Sbaffo, Papa Waigo (16’st Boniperti), Parfait, Giovannini, Gazzola, Tamburini, Soncin (13’st Falconieri). In panchina: Maurantonio, Ciofani, Marchionni, Peccarisi. Allenatore: Fabrizio Castori

Reti: 26′, 36′ e 9’st Sansovini, 29’st Tamburini, 48’st Insigne

Arbitro: Riccardo Tozzi di Ostia Lido (Meli-Paganessi)

Ammoniti: Vitiello, Immobile, Sbaffo

Espulsi: 16′ Romeo

 

Pescara. Un rullo compressore il Pescara di Zeman, autore del canovaccio preferito dal tecnico di Praga: attaccare, attaccare, attaccare, e soprattutto segnare. Un Insigne in forma smagliante regala la tripletta al capitano Sansovini e poi cerca la rete fino alla fine. Un reato contro la sua squadra, quello di Romeo, che si fa espellere dopo 17 minuti.

 

Sembra subito la partita di Immobile, che al 2′ aggangia con l’esterno un lancio profondo di Zanon, tunnel su Vasco Faisca e poi puntina che Guarna tocca sul fondo a lambire il palo. 14’: triangolo biancazzurro senza scampo per la difesa marchigiana, Sansovini imposta con Immobile, ma il biondo Ciro liscia la sfera davanti a Guarna e manca la conclusione facile. Dopo un quarto d’ora inizia la lezione del giovane professore Insigne: numero di destro-sinistro sul fondo che mette a sedere Vasco Faisca, cross basso per il perfetto inserimento di Kone che però, privo di marcatura, ciabatta sulla palla e strozza il tiro a botta sicura dai 10 metri. Al 17’ l’espulsione di Rome: un intervento omicida su Togni a centrocampo, tackle sul ginocchio che “alza” il brasiliano, costretto ad essere sostituito con Verratti al 23’. Ed è il folletto di Manoppello che al 25′ innesca il vantaggio: cucchiaio di Verratti che scavalca tutti e pesca il taglio di Sansovini che gira il sinistro al volo dal dischetto, becca in pieno Guarna, ma la respinta gli torna sui piedi, il “sindaco” scarta il portiere e corregge la mira con il raso terra dell’1-0. Veementi le proteste marchigiane ma Sansovini riceve esattamente in linea con la difesa. 28’: Occasione per il goal di Insigne: pallonetto su Guarna che esce dai pali a contrastare la punta biancoazzurra, la traiettoria del campano invoca Maradona ma rimbalza sulla linea di porta senza varcarla e poi, purtroppo, sfiora la traversa scavalcandola clamorosamente. Alla mezzora si accende lo spettacolo all’Adriatico, con ripetuti rovesciamenti di fronte da entrambe le parti, ma prima il tridente delle meraviglie, poi Papa Waigo non concretizzano le importanti azioni in ripartenza: decisivi gli interventi dei portieri, soprattutto l’uscita bassa di Anania sul colored ascolano. Al 35’ il raddoppio pescarese: Insigne con un “no-look” sul limite, taglia la diga difensiva in diagonale per l’inserimento, ancora dal tempismo perfetto, di Sansovini che si infila dalla destra alle spalle di tutti, salta Guarna in slalom e deposita la palla nella porta espugnata per la seconda volta. Sincronismi perfetti sul’orologio di Zeman. 39’:Verratti detta l’ingresso di Immobile che in area piccola tira su Guarna; dal corner Insigne parte con lo schema corto, numeri serpeggianti mentre si porta al tiro che termina nuovamente in calcio d’angolo; al terzo tentativo Marco Verratti prova a riprendersi una maglia da titolare con un tocco coi fiocchi ancora per Insigne, ma stavolta l’attaccante liscia lo stop, strappando ugualmente gli applausi di un Adriatico esaltato. Brivido per i biancoazzurri allo scadere dei tre minuti di recupero, riparte rapido sulla destra Soncin che la butta in area per Papa Waigo, la difesa è spiazzata ma la saracinesca di Anania scende sulla conclusione del senegalese negando all’Ascoli di accorciare appena prima dell’intervallo.

 

Zeman torna in campo con Maniero al posto di un nervoso Immobile, già ammonito nel finale della prima frazione, ma il carico offensivo non cala, anzi. Al 3’st va alla conclusione anche Kone, mediano trasformatosi in fantasista che si porta al numero sul fondo a sinistra e dalla linea cerca il giro alla sfera verso l’incrocio opposto, serve il miglior Guarna per deviare con i pugni ed evitare il tracollo definitivo ai bianconeri. All’8’st si chiude la partita; il 3-0 dell’8’st è ancora tutto merito di Insigne, scudiero preferito del capitano: dal fondo, scarico sul primo palo per il treno sempre puntuale di Sansovini, che per la terza volta raccoglie in corsa e col piatto comodo realizza la tripletta che vale il derby. Senza tregua per l’avversario, il Pescara continua ad attaccare a testa bassa: Insigne cerca la ciliegina sulla propria torta ma dalla distanza manca di pochissimo il centro dopo aver già battuto Guarna; poi Maniero, di testa, appoggia tra le braccia del portiere la deviazione di testa su cross dal fondo di Balzano. Ancora Balzano, al 20’st, a spingersi fino alla trequarti per servire Insigne, controllo sul destro e conclusione bloccata a terra da Guarna. Sansovini cerca il poker al 24’st, ma da centro area, al volo, la manda alta sopra la testa dell’estremo difensore marchigiano. Ci prova chiunque in maglia biancoazzurra, anche il centrale difensivo Capuano, che cerca la deviazione sull’assist perlato di Gessa, ma trova lo scontro con la testa del compagno Maniero e deve lasciare il posto a Brosco. Tanto in attacco e altrettanto bene in difesa; l’Ascoli riesce a segnare solo a gioco fermo: punizione di Ilari da fuori area al 29’st, Tamburini la vince sul duello aereo con Balzano, autore di un gran secondo tempo, e segna il goal della bandiera. Insiste forsennatamente Insigne per mettere la firma sullo score: bomba da 30 metri, dopo la percussione centrale al 37’st, che non si abbassa prima del passaggio sul legno traverso; ma l’Ascoli è già negli spogliatoi. Li richiama in campo ancora l’attaccante di Frattamaggiore al 44’st, con il tiro a giro, ma Guarna para basso. La gioia, al terzo di recupero, gliela regala Zanon con un lancio partito prima della mediana: Insigne corre a prendersela, entra in area e punisce Guarna in tunnel col destro al volo per il 4-1 e, soprattutto, per la ricompensa dovuta ad una partita d’oro.

Un Pescara magistrale che si piazza al terzo posto, grazie anche al passo falso del Sassuolo ad Empoli. Ora si sogna, ad occhi aperti, anche se le ZZ non mancano sulle bocche dei pescaresi.

 

Daniele Galli