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Pescara pronto al derby: rosa al completo per Zeman, manca solo Cascione

Pescara. Tensione alle stelle nella città dannunziana. Il derby di domani contro l’Ascoli può decretare lo slancio del Pescara verso un campionato d’alta classifica, sopra potenze come Sampdoria, Bari e Reggina. Ma se Zeman si coccola il tridente delle meraviglie, dovrà fare i conti con l’assenza di un cardine come Cascione.

Quarti in classifica dopo 10 giornate: la vertigine da alta posizione richiama una città intera a riempire e colorare lo stadio Adriatico per la gara di domani contro l’Ascoli. Non è solo la rivalità con i cugini marchigiani a smuovere i sostenitori, ma anche la posta in ballo: se il Pescara vince anche domani può cominciare a sognare, e se la sorte gira attorno alle pinne dei Delfini il sodalizio biancazzurro potrebbe anche finire al secondo posto, alle spalle del Torino tritatutto. Una sorte che, per la prima volta da inizio stagione, ha svuotato completamente l’infermeria (escludendo il 17enne Perrotta reduce dall’intervento chirurgico); doppia zeta quasi non crede a quanta grazia ha per le mani per poter far rimanere ancora a bocca asciutta Castori, che a Pescara ha vinto solo 3 volte sulle 11 guidate in carriera dalle panchine di Lanciano, Cesena e Ascoli. Ma a rovinare l’idillio boemo c’è la squalifica di Emmanuel Cascione, fermo per un turno per somma di ammonizioni. Pesante l’assenza del padrone della regia, ma è pronto Togni a sostituirlo con la musica a ritmo di samba.

I marchigiani arrivano all’Adriatico con un misero bottino ufficiale di 2 punti, ma quello effettivo, al netto dei 7 di squalifica, ne conta 9. Assenze importanti anche per Castori: in dubbio il capitano Di Donato e Berretta, mentre si danno per certe le assenze degli infortunati e squalificati Andelkovic  e Pedersoli. Ma del 4-1-4-1 bianconero i più temibili sono  la corsa di Papa Waigo e la fisicità con la quale l’intera squadra, buona a chiudersi nella diga arretrata,  riesce a guadagnarsi spazi in ripartenza.

Fischietto affidato al signor Riccardo Tozzi di Ostia Lido, affiancato dalle bandierine di  Meli e Pagannesi. Incognite causa meteo: si prevedono forti piogge che potrebbero appesantire il manto di un Adriatico dal verde già non omogeneo; ma le gradinate si prospettano ricoperte ovunque di bianco e di azzurro.

 

Daniele Galli