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Pescara-Empoli 3-2, spettacolo zemaniano all’Adriatico

Pescara (4-3-3): Anania; Zanon, Capuano, Romagnoli, Petterini; Nicco, Cascione, Togni; Sansovini (23’st Soddimo), Immobile, Giacomelli. A disposizione: Pinsoglio, Balzano, Bocchetti, Maniero, Corsi, Perrotta. Allenatore: Zdenek Zeman.

 

Empoli (4-2-3-1): Pelagotti, Vinci, Tonelli, Stovini, Regini; Moro, Coppola (22’st Musacci); Buscè, Saponara (29’st Pucciarelli), Lazzari (42′ Castellani); Tavano. A disposizione : Dossena, Chara, Guitto, Camano. Allenatore: Aglietti

Reti: 10′ (Rig) e 19′ Immobile, 36′ Tavano, 11’st Buscè, 40’st Cascione

Ammoniti: Coppola, Giacomelli, Zanon, Cascione, Nicco, Anania

Arbitro: Emiliano Gallione di Alessandria.(Chiocchi-Ciancaleoni)

 

L’effetto-Adriatico fa volare i biancoazzurri che nella prima mezzora dominano il rettangolo verde. Immobile non tarda a mostrarsi il migliore dei suoi e già al primo minuto trova la conclusione girando la palla in porta da posizione impossibile, mancando il centro di poco. Al 9’, poi, si porta per la terza volta pericolosamente davanti alla porta di Pelagotti e viene atterrato fallosamente, procurandosi il rigore che trasforma per il primo vantaggio. Al 19’ il nuovo giovane idolo per i pescaresi va in doppietta, con un diagonale a giro imprendibile per Pelagotti. Si fanno vedere anche Soddimo e, soprattutto, Giacomelli, che ripaga la fiducia del tecnico boemo con un primo tempo di sostanza, portandosi al dribbling in area addirittura senza una scarpa. Ma dalla mezzora in poi si fa largo la doppia faccia della medaglia zemaniana, con una difesa impacciata al 36’ nella realizzazione di una tattica del fuorigioco fallimentare addirittura sulla trequarti empolese: Romagnoli tiene in gioco Tavano sul cross profondo di Buscè e lo lascia arrivare a tu per tu con Anania per beffarlo in uscita. 2-1. Il Pescara rientra negli spogliatoi rifiatando, dopo un primo tempo in cui si è spremuto moltissimo. I toscani soffrono l’infortunio di Lazzari nel finale, sostituito dal giovane Castellani.

La concentrazione non torna in casa Pescara e gli ospiti approfittano per minare l’iniziale predominio dei locali: al 10’st Tavano impegna Anania su calcio piazzato dal limite dell’area; l’estremo difensore adriatico salva in corner; ma un minuto dopo nulla può sulla deviazione di testa di Buscè su cross di Regini. Tutto alle ortiche per il Pescara, secondo rigido copione boemo. Lo stesso copione che reclama lo spettacolo obbligato: al 18’st Pelagotti è costretto a salvare in extremis un tocco difensivo che devia il cross di Giacomelli verso l’autorete. Il Pescara si incoraggia e dopo due minuti Sansovini sbaglia di testa un goal già fatto. Le formazioni si allungano entrambe, alla ricerca della soluzione a sorpresa: la trova quasi immobile, lanciato sul filo dell’offside da un lungo tracciante, si trova solissimo all’aggancio in area, Pelagotti lo travolge e il penalty pare netto a tutto l’Adriatico, tranne all’arbitro Gallione che fa proseguire. La svolta a 5 minuti dal termine: Immobile affonda e supera Tonelli di prepotenza, scarica basso per Cascione che dal dischetto mette dentro un rigore in movimento allargando il piattone. Ci prova Tavano, inutilmente, a sfondare Anania da vicino allo scadere dei 4 minuti di recupero, utili solo allo scorrere dei titoli di coda dello spettacolo firmato doppia zeta.

 

Daniele Galli