CUPELLO: Di Vincenzo, Antenucci, Amore, Berardi, De Fabritiis, Benedetti, Zetulayev (44’ st Quaranta), Di Florio, Tarquini (27’ st D’Antonio), Avvataggiato, Monachetti (37p st Capitoli). A disp. Tascione, Tano, Di Paolo, Di Siro. All. Di Francesco
MARTINSICURO: Di Berardino, Lanzano, Tommasi, Mariani, Carboni, Latini, D’Angelo (21’ st Ruzzier), Ricci (27’ st Kone), Maio (36’ st Fabiani), Kala, Picciola. A disp. Osso, Picone, Lattanzi, Pietropaolo. All. Di Fabio
Arbitro Di Sante Marolli di Pescara (Mainella-Caporali)
Rete: 19’ st Antenucci
Note. Ammoniti Berardi, D’Angelo, Kala. Angoli 5-1 per il Cupello, spettatori 100 circa. Recupero 1’ pt, 3’ st
Il Cupello supera di stretta misura il Martinsicuro nell’andata delle semifinali di coppa Abruzzo di eccellenza e le basterà pareggiare nel ritorno, 18 febbraio al Tommolini, per accedere alla finale regionale prevista per il primo febbraio. Certamente non è stata una bella gara quella vista al comunale di Cupello che è stata avida di occasioni con il gol partita di Antenucci realizzato su azione susseguente a calcio d’angolo. Mister Di Francesco ritrova il centravanti Tarquini e Avvantaggiato. Mister Di Fabio ha problemi a centrocampo dovendo rinunciare all’influenzato Antonio Pietropaolo e all’acciaccato Oresti. Anche in difesa ci sono problemi con lo squalificato De Cesari e con il centrale Awodeinde che nel riscaldamento si fa male. Lanzano viene spostato centrale insieme a Mariani con Latini e Tommasi laterali. In porta c’è il portiere di coppa Di Berardino, classe ’99. Gli ospiti si schierano con un 4-2-3-1 con contrale d’attacco l’ex Francesco Maio. Il Martinsicuro schiera ben sei fuoriquota nell’undici titolare. La gara, nella prima frazione, è abbastanza equilibrata con le migliori occasioni per i locali con le conclusioni di Zetulaev e Manachetti senza successo mentre inoperoso l’estremo locale Di Vincenzo. Nella ripresa il copione non cambia e la rete di Antenucci scaturita su calcio da fermo mentre l’unica occasione degli ospiti porta la firma di Kone che perde l’attimo buono per la conclusione. Terna tutta al femminile a dirigere una gara corretta.
