Baby play Antonicelli: ‘Chieti nel mio destino, sono qui per imparare’

Chieti. Domenico è alle prese con l’esame di stato, lo attende ormai l’ultima fatica, quella del colloquio orale. Tanto studio, “matto e disperatissimo”, come accade sempre per ogni buon studente in ansia prima dell’ultimo atto, ma il play calabrese ha voluto comunque concedersi un po’ di pausa, una volta da noi raggiunto, telefonicamente, nella sua casa di Lametia Terme.

 Destinazione Chieti, questa volta è fatta.

 Proprio così, Chieti non rappresenta per me una novità assoluta, avendo già lo scorso anno affrontato con la squadra e lo staff tecnico qualche allenamento. Per motivi strettamente personali abbiamo rinviato il trasferimento a questa stagione e adesso sono felicissimo di poter presto intraprendere questa nuova esperienza. Spero, naturalmente, di fronte a tanti giocatori forti ed esperti, di poter essere alla loro altezza ma confido nella mia grande voglia di lavorare e imparare. Spero, inoltre, che questo impegno trovi un immediato riscontro in campo e che mi permetta, dopo aver patito un lungo infortunio nella passata stagione, di poter riprendere quel percorso di crescita necessario per diventare un buon giocatore di basket.

 Ci dai qualche notizia a riguardo della tua pur breve carriera?

 Sono nato il 16 maggio del 1997 a Lametia Terme, dove ho iniziato a giocare per poi trasferirmi nel 2012 a Reggio Calabria nella Viola, dove sono rimasto fino al 2014. Primo campionato fuori dalle categorie giovanili a Francavilla Fontana, in serie B, dove sono arrivato agli inizi del 2015, giocando 16 partite ed essendo utilizzato, con grande fiducia di tutti, per quasi 20’ a gara. Nella passata stagione, avendo il gravoso impegno dell’esame di stato, ho preferito rientrare in famiglia a Lametia Terme, ma, come detto in precedenza, un fastidioso infortunio mi ha tolto di scena proprio nel momento decisivo del campionato.

 Quali sono le tue principali caratteristiche individuali?

Ho un buon tiro dalla media distanza e discrete percentuali da tre. Ho piedi veloci e sono rapido nel cambio di passo e nell’attaccare il ferro. Devo migliorare nella mia capacità di regia anche se in merito alla visione di gioco negli ultimi tempi ho fatto buoni passi in avanti. Voglio e devo imparare ancora tanto, confido in coach Galli, che conosco come uno degli allenatori più preparati nel far crescere i giovani.

 Il tuo tempo libero?

 Onestamente tra allenamenti, scuola e studio non mi resta molto tempo libero. Il prossimo anno conto di iscrivermi all’Università, nella facoltà di Economia, e temo che saranno ben poche le ore di relax e di svago. Da sportivo amo tutti gli sport e mi piace seguirli in televisione o su Internet. Mi piace stare anche con gli amici ma per quanto mi sforzi di intrattenermi con loro alla fine, per via degli impegni sportivi, non li frequento che in forma sporadica.

 Altro da dire?

 Mando un saluto a tutti i tifosi delle Furie e un ringraziamento particolare alla Società, nelle persone di Guido Brandimarte, del Presidente Gianni Di Cosmo e di coach Massimo Galli, che mi hanno dato fiducia, offrendomi questa occasione. Non vedo l’ora di i iniziare. Forza Furie!

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