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Giulianova calcio, da oggi in ritiro a Palena. Ultimo assalto al ripescaggio

Giulianova. Da oggi il Giulianova si ritrova nel ritiro di Palena, tra le montagne di Roccaraso, per iniziare la preparazione in vista della prossima stagione agonistica, in attesa di conoscere, peraltro, quale sarà il destino, se affrontare il campionato di Seconda divisione dopo la retrocessione dello scorso anno, o di Prima divisione in caso di ripescaggio, legato al versamento dei 400 mila euro. Sono al momento 19 i giocatori aggregati per questa prima fase di preparazione che lavoreranno agli ordini di mister Leonardo Bitetto, del suo vice Dario Di Giannatale e del preparatore atletico Ermanno Ciotti.
Tra questi ci sono due portieri: Merletti dalla Valle del Giovenco e Ambrosii 17 anni che arriva dal settore giovanile giallorosso. Poi i difensori Faragalli, Testoni, Sosi, Rinaldi, Andreone, i centrocampisti Pucello, Censori, Dezi, Croce, Del Grande, Gubinelli, Bontà, gli attaccanti Schneider, Bebeto, Di Nardo, Torbidone.

Una rosa largamente rimaneggiata, priva di Vinetot e Migliore finiti al Crotone, Campagnacci e Verruschi ceduti alla Reggina.
Servono per poter disputare un campionato dignitoso almeno 7 giocatori: due attaccanti, un paio di difensori, due centrocampisti e un portiere per non bruciare eventualmente il giovane Ambrosii.
In settimana il presidente Dario D’Agostino e il direttore generale Giuseppe Tambone dovrebbero portare a termine altre operazioni di mercato, sia in uscita, sia in entrata.

Per quanto riguarda il discorso legato al ripescaggio, il Giulianova sa che deve versare entro venerdì i 400 mila euro per essere ammesso al campionato di prima divisione. Altre società, come Catanzaro e Barletta lo hanno già fatto. Senza quel fondo perduto da devolvere alla Figc, niente ripescaggio. Il presidente in questi giorni, assieme al suo staff, ha fatto una riflessione. Affrontare il prossimo campionato di seconda divisione significherebbe perdere alcuni vantaggi. Il principale è quello legato al minutaggio degli under. L’utilizzo dei giovani schierati in prima squadra verrebbe valutata dalla Lega Pro in maniera assai ridotta, pari a due terzi, rispetto ad un impiego nella categoria superiore. Insomma, meno vantaggi economici. A questo punto D’Agostino pensa, magari con l’aiuto di alcune banche (a garanzia avrebbe le comproprietà dei giocatori ceduti nei giorni scorsi), di ottenere in anticipo quei 400 mila euro da versare a fondo perduto, così come chiesto dal presidente della Lega Pro Mario Macalli. Con il ripescaggio e la valorizzazione dei ragazzi inseriti in prima squadra, recupererebbe quella somma al termine del prossimo campionato. Ma in prima divisione, poi, i ragazzi avrebbero una vetrina molto più importante e quindi in chiave di calcio mercato potrebbero essere fatti buoni affari. Un ragionamento che fila e su cui la società sta ora riflettendo.