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Il Pescara si fa concreto: vittoria rotonda a Trapani

Trapani (4-3-1-2): Nicolas, Perticone, Pagliarulo, Scognamiglio, Rizzato (53’ Basso), Ciaramitaro, Scozzarella, Barillà, Eramo, Citro (53’ Montalto), Sparacello (59’ Coronado). In panchina: Fulignati, Pastore, Accardi, Raffaello, Cavagna, De Vita. Allenatore. Serse Cosmi

Pescara (4-3-1-2): Fiorillo, Fiamozzi, Zuparic, Campagnaro, Crescenzi, Verre, Mandragora, Selasi, Benali (65’ Bruno), Caprari, Lapadula (84’ Cappelluzzo). In panchina: Aresti, Cocco, Valoti, Bulevardi, Ionut Mitrita, Torreira, Forte. Allenatore. Massimo Oddo

Reti: 4’ Lapadula, 28’ Benalì, 52’ Caprari

Arbitro: Vincenzo Ripa di Nocera Inferiore (Caliari-Margani)

Ammoniti: Perticone, Sparacello, Eramo, Campagnaro, Scozzarella, Barillà, Mandragora, Fiorillo.

Il Pescara prova a riscattare la cocente sconfitta del derby di Ascoli in casa del Trapani, fin qui imbattuto. Oddo si ritrova per la prima volta da tecnico contro Cosmi, tra i suoi mentori, e con la formazione non al top: difesa contata, esordio da titolare per Campagnaro a centro difesa, così come va Caprari in coppia d’attacco con Lapadula, con Cocco costretto alla panchina dall’influenza.

Sono i siciliani a partire a tavoletta, chiudendo gli ospiti nella propri area già dopo due minuti: Sparacello insidia subito la porta di Fiorillo con un insidioso tiro angolato da fuori area, l’estremo difensore deve rifugiarsi in corner. Ma è solo una falsa partenza perché il Pescara, al 4’, si esalta con una triangolazione sulla fascia destra tra Selasi e Benalì che annientano la difesa annientata e mettono in area un radente tagliatissimo, Lapadula ci si avventa in scivolata e la mette alle spalle di Nicolas. 0-1. Il vantaggio galvanizza i biancazzurri e parte la caccia al raddoppio: Fiamozzi porta i contropiede, Caprari crea scompiglio a suon di finte e Lapadula insidia l’area avversaria a ripetizione, ma gli uomini di Cosmi riescono sempre ad ingabbiarlo nell’offside. Il Trapani prova a reagire sfruttando i pochi errori degli abruzzesi: al 19’ riesce male il disimpegno alla difesa, Citro ci si fionda, supera Campagnaro in tunnel e serve Eram per la conclusione a botta sicura, ma Fiorillo è il più attento del reparto e respinge. Cosmi è un tarantolato a bordocampo e trasmette tutto il suo nervosismo ai suoi, che rimediano un giallo ogni dieci minuti; il Pescara, invece, amministra con freddezza, imposta e trova il raddoppio al 28’: Caprari illumina l’area con un tracciante dalla sinistra, Lapadula la protegge sul palo opposto e si porta dietro Perticone per poi ricambiare l’assist e scaricare all’accorrente Benalì che segna il suo primo goal in biancazzurro: 0-2. Con gli strali di Cosmi che fanno tremare il Provinciale, i siculi provano a reagire in tutti i modi: Scozzarella cerca il jolly a giro al 37’, la indirizza all’incrocio dei pali ma Fiorillo ci arriva. Migliora rapidamente la trama offensiva dei padroni di casa, che un minuto dopo vanno ancora in avanti con Rizzato, il traversone dalla sinistra è per Citro che si avvita di testa da centro area ma manca il bersaglio di poco. Il Pescara non si chiude di certo e cerca il tris prima dell’intervallo con destro dalla distanza di Caprari, ma Nicolas blocca e contiene il distacco.

Nessun cambio a inizio ripresa, Cosmi pensa di poter risalire la china con lo stesso undici, invece capitola dopo 7 minuti: palla persa dal Trapani, Lapadula se ne va sulla corsia destra, semina Pagliarulo sul limite dell’area e chiama in causa Caprari sul lato opposto, l’ex romanista supera a sua volta Scognamiglio e affonda ancora qualche passo per poi infilzare Nicolas con lo 0-3. Serse il sanguigno prova a rovesciare il tavolo con un tris di cambi: Montalto, Basso e Coronado buttati in campo insieme, ma è il Delfino che sfiora il poker: ennesimo contropiede lanciato da Lapadula per Caprari al 18’st, Verre diventa il terminale nella prateria dinanzi a Nicolas in uscita ma cerca di scavalcare il portiere con il tocco morbido e la mette sull’esterno della rete, ignorando i compagni accorsi nell’area indifesa. Oddo impara dagli errori in terra marchigiana e pensa a coprire il risultato, seppur ampio, con Bruno in luogo di Benali al 20′, e Forte per Verre al 33’st. Tutt’altro che chiusura difensiva, perché Forte, a 5 minuti dal 90′, se ne va tutto solo a tirare una spanna sopra la traversa, ignorando l’appoggio per Caprari, per poi replicare all’ 89′, centrando addirittura l’esterno del palo. Inutili i 240 secondi di recupero assegnati dall’arbitro Ripa, la vittoria del Pescara arriva rotonda come il più classico dei 3-0.

Un Pescara finalmente concreto, bravo a metterla dentro da subito, praticamente ad ogni offensiva, prima di darsi a leziosismi e rimanendo concentrato in difesa per quasi tutto il match, troppo anche per la solidità dei granata di Cosmi. Oddo trova sempre più certezze in Lapadula, alla quarta rete consecutiva in altrettante gare, e nelle manovre di Benali e Mandragora. Bella gatta da pelare per il tecnico pescarese, ora, diventa Caprari, che ha messo in ombra un Cocco fin qui più boa che bomber: se valgono 12 punti, sono grattacapi ben accetti per ogni mister.