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Pescara flop: parte malissimo il campionato a Livorno

Livorno (4-3-3): Pinsoglio, Gasbarro, Lambrughi, Morelli, Ceccherini, Schiavone, Luci, Aramu, Vantaggiato (83’ Comi), Pasquato (60’ Cazzola), Fedato (76’ Vajushi). In panchina: Ricci, Regno, Macera, Rafati, Palazzi, Bunino. Allenatore: Christian Panucci.

Pescara (4-3-1-2): Fiorillo, Zampano, Zuparic, Fornasier, Crescenzi (82’ Forte), Selasi, Benali (55’ Testi), Valoti, Caprari, Bunoza, Vukusic (5’ Aresti). In panchina: Fiamozzi, Ventola, Bulevardi, Paolucci, Logoluso, Cappelluzzo. Allenatore: Massimo Oddo

Reti: 6’ (rig) e 32’ Vantaggiato, 40’ Ceccherini, 47’ Fedato

Arbitro: Francesco Saia di Palermo (Colella-Prenna)

Espulso: Fiorillo

Ammoniti: Morelli, Benali, Caprari, Vantaggiato,

Ai blocchi di partenza del campionato, Oddo se ne fa ben poco del mercato estivo: ben 11 le assenze nella rosa migliore del Pescara, tra squalifiche, convocazioni in nazionale e formalità da sbrigare negli ultimissimi acquisti: né Campagnaro, né Cocco a disposizione, solo Benalì tra gli innesti di qualità scende in campo al picchi contro il Livorno. Non va meglio al tecnico amaranto, sebbene Panucci può contare su un tridente pesantissimo, con Vantaggiato, Fedato e l’ex Pescara Pasquato. In attacco per il Delfino vanno, invece, Bunoza e Vukusic, mentre a Caprari va la responsabilità della regia e della fascia da capitano.

Quello che raccoglie, invece, è la colpa dell’immediato svantaggio del Pescara: l’ex romanista, al 4’, sbaglia ingenuamente un retropassaggio a centrocampo e innesca la fuga solitaria di Fedato, una saetta a portarsi uno contro uno contro Fiorillo, il portiere esce dai pali mentre l’attaccante sposta la palla dalla sua traiettoria e si fa travolgere; espulsione e calcio di rigore, trasformato da Vantaggiato ai danni del neo-entrato Aresti. 1-0 e Oddo che si ritrova subito senza Vukusic e una partita in salita verticale, costretto a chiedere a Caprari e al giovanissimo Valoti di alternarsi tra mediana e punta. Il colpo è troppo forte per essere incassato senza accusare, il Pescara non riesce a reagire e i padroni di casa prendono sempre più piede: solo il palo evita il raddoppio al 19’, quando luci scaglia una rasoiata di destro dalla lunetta. La formazione di Oddo è obbligata a sbilanciarsi in avanti, senza possibilità di organizzare la manovra dalla propria metà campo; così presta il fianco ai toscani e, al 20’, Vantaggiato viene lanciato in profondità, scarta Fornasier rientrando dalla sinistra dell’area semisgombra e chiama Pasquato al rimorchio, troppo lento a controllare sul dischetto, così Fornasier riesce a chiudergli la conclusione con un recupero disperato. Diventa imbarazzante la manovra difensiva pescarese: al 25’ liscio clamoroso sulla punizione battuta dal Livorno dai 35 metri, ma Morelli parte in fuorigioco millimetrico e, seppur riesce a deviarla nel sacco con una zampata in distensione, si alza la bandierina che gli fa rimangiare l’esultanza sotto la curva. Ancora peggio l’opposizione pescarese sul possesso palla a terra: al 32’ Vantaggiato vince una serie di contrasti sul limite e riesce più volte a tenere suo il pallone nel tentativo di sfondare centralmente sul limite dell’area, cade ma si rialza e mira all’angolino basso a destra, Aresti riesce solo a toccare con un piede ma non trattiene. 2-0. Il Delfino è all’angolo, pensa solo a difendere ma senza la giusta concentrazione: basta un pallonetto da centrocampo per scavalcarla il blocco biancazzurro, poi una respinta di testa sbagliatissima in area diventa un passaggio per Fedato che raccoglie e finalizza, Aresti riesce a deviare in calcio d’angolo ma la conseguente battuta di Schiavone dalla bandierina viene raccolta di testa da Ceccherini che incrocia sul palo lontano per il 3-0 che chiude il primo tempo.

La ripresa si apre, dopo soli 7 minuti, con un’altra rete che certifica l’enorme difficoltà difensiva del Pescara: lancio chilometrico di Luci dalla propria metà campo per Fedato, Fornasier è in netto anticipo e può spazzare comodamente, invece cerca e manca il controllo davanti all’area e se la fa rimbalzare davanti, lasciando all’avversario la comoda prateria per andare a trafiggere Aresti. 4-0. Speranze infrante, Oddo pensa a risparmiare i pezzi forti per il prosieguo del campionato e fa esordire il diciottenne Testi, pescando nella panchina composta solo da giovanissimi. Solo gli ingressi di Forte, Vajushi e Comi da registrare fino al 90′. Il primo tentativo a rete del Pescara arriva al 3′ di recupero, ma si infrange sulla gambe di un difensore. Panucci si accontenta di un poker facilissimo, Oddo non ha contromosse da tentare e deve sottostare alla superiorità, numerica e tattica.

L’attenuante dell’espulsione a freddo non basta a giustificare il flop su tutto i fronti di una squadra praticamente inesistente. Il Pescara è rimandato alla seconda, in attesa di recuperare la rosa completa e iniziare davvero il suo campionato.