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Gravi ma stabili le condizioni di Sakota

Non era trascorso neanche un minuto della partita tra Banca Tercas Teramo e Scavolini Pesaro di domenica scorsa quando Dusan Sakota, ala serba con passaporto greco, ha subito un colpo del tutto fortuito da Giuseppe Poeta.

 

Nei primi momenti è sembrato un normale e innocuo scontro di gioco tanto che l’atleta, seppur dolorante, è tornato sul parquet per 12 minuti. La situazione ha cominciato ad aggravarsi dopo il match e per questo Sakota è stato riportato a Pesaro in auto e non in pullman come il resto della squadra. Ricoverato d’urgenza all’ospedale San Salvatore del capoluogo marchigiano gli è stata riscontrata una lacerazione all’intestino e domenica notte è stato tenuto sotto i ferri per 5 ore.

Sembrava che fosse andato tutto per il verso giusto e che si dovesse sciogliere la prognosi da un momento all’altro, invece l’atleta della Scavo Spar, ieri pomeriggio, ha avuto una nuova emorragia interna più grave della precedente nella zona già lesionata. Tornato in sala operatoria il 23enne è stato salvato per miracolo e dopo l’intervento i medici hanno deciso di porlo in coma farmacologico per controllare il dolore che aumenta inevitabilmente dopo una seconda operazione.

Alle 12:00 di oggi è stato emesso l’ultimo bollettino medico dall’unità di rianimazione del San Salvatore di Pesaro. In esso si legge che le condizioni dell’atleta sono gravi ma stabili e che il quadro clinico non ha subito variazioni rilevanti. Comunque il monitoraggio resta costante e la prognosi riservata. Tutta la squadra allenata da Luca Dalmonte è sotto shock per quello che è successo tanto che non si sa ancora se i marchigiani partiranno alla volta di Gottingen in Germania dove, questo fine settimana, dovrebbero disputare le final four di Euro Challenge.

Anche la Teramo Basket ha tenuto, con un comunicato ufficiale, a manifestare tutta la sua vicinanza al giocatore e alla sua famiglia in questo momento così difficile. Inoltre si deve dire che lo stesso Sakota, come affermato dal team manager pesarese Barbalich, prima di entrare in sala operatoria aveva voluto scagionare nel modo più assoluto qualsiasi atleta teramano per l’accaduto.

Luca Mastrocola