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Oddo resuscita il Pescara: 3-0 al Livorno e play off per il Delfino

Pescara (4-4-2) – Fiorillo; Pucino, Salamon, Fornasier, Rossi; Torreira (74′ Zuparic), Brugman, Pasquato (87′ Brugman), Bjarnason; Melchiorri, Politano (79′ Sansovini). In panchina: Aresti, Pesoli, Caprari, Brugman, Abecasis, Pettinari, Lazzari. Allenatore: Massimo Oddo.

Livorno (4-5-1) – Cipriani; Maicon, Ceccherini, Emerson, Lambrughi; Moscati (46′ Galabinov), Luci (46′ Biagianti), Appelt Pires, Djokovic (70′ Jefferson), Jelenic; Vantaggiato. In panchina: Pulidori, Strasser, Gemiti, Belinghieri, Gonnelli, Remedi. Allenatore: Christian Panucci.

Reti: 29′ Melchiorri, 52′ e 92′ Bjarnason

Arbitro: Fabio Maresca di Napoli (Lo Cicero-De Meo).

Ammoniti: Moscati, Cipriani, Luci, Rossi, Biagianti, Melchiorri, Appelt Pires,

Stavolta è davvero vittoria o tracollo: il Pescara si gioca all’ultima giornata un’intera stagione contro il Livorno, con Massimo Oddo in panchina dopo l’esonero punitivo di Baroni alla penultima in casa del retrocesso Varese. Pesante la responsabilità per il campione del mondo, promosso dalla Primavera e travolto dalla feroce contestazione dei tifosi nei confronti della società: il Pescara può solo vincere per accedere a play off, mentre agli amaranto di Panucci basta anche il pari. Il tecnico pescarese sceglie Torreira in regia al posto di Brugman e supporta Melchiorri con il trittico Pasquato, Bjarnason, Politano.

Contro un previsto attendismo, è del livornese Jelenic al 6ì la prima conclusione: supera in pressione Fornasier, ma il tiro dal limite dell’area è centrale e facile la parata per Fiorillo. Il risultato obbligato, però, chiama il Delfino all’attacco: la prima volta al 13′ su punizione dai 25 metri, non insidiosa la battuta di Pasquato ma il portiere Cipriani, Primavera esordiente d’emergenza per gli amaranto, ha il sapone tra le mani e alza la palla rischiando l’auto-pallonetto, poi recupera in seconda battutta. E’ Pasquato il biancazzurro a spingere di più in fase d’avvio e al 18′, grazie all’affondo di Bjarnason in contropiede sulla sinistra, conclude per la prima volta verso la porta raccogliendo lo scarico dell’islandese ma la traiettoria è ampiamente larga sulla destra. Il Livorno prova a dilatare i ritrmi ma il Pescara può solo farsi sempre più agguerrito su ogni fronte: così, al 29′, Pasquato va al break sulla trequarti livornese, salta Maicon e lancia Melchiorri che sfonda in area sulla sinistra, rientra sul destro lasciando sul posto Ceccherini e con il piede migliore manda la palla al lato opposto, dove Cipriani non arriva nemmeno in tuffo e il Pescara va in vantaggio grazie alla sopraffina esecuzione del suo talento più atteso. 1-0. L’autore del goal va tutto gas, si batte come un guerriero e trascina i compagni, Pasquato raccoglie l’invito e macina la fascia mancina a suon di incursioni tanto da costringere i toscani al fallo tecnico sistematico: tre gli ammoniti nella sola prima mezzora tra gli ospiti. Al 40′ un rimbalzo falso rischia di appianare il risultato, quello sulla punizione battuta lenta da Emerson dai 30 metri ma strana nel ricadere in area piccola davanti a Fiorillo, che solo in tuffo riesce a smanacciarla in angolo. Ben più colpevole, al 43′, Memushaj che sbaglia il passaggio in orizzontale e regala a Jelenic il corridoio per andare a concludere dalla lunetta: Fiorillo para senza patemi. Niente più fino all’intervallo, che vede i biancazzurri rientrare negli spogliatoi con un piede nell’extra season.

Panucci non sta certo a guardare e rientra nella ripresa con Biagianti e Galabinov al posto di Luci e Moscati: ben più offensivo del 4-5-1 iniziale. E si vede, perchè in tre minuti sono 2 i cross in area biancazzurra e uno il tiro, di Galabinov a 3’st, che gira al volo dal dischetto su rimessa laterale, seppur mandando la palla in curva sud. Altri 2 minuti e arriva anche il corner, prolungato in area piccola da una testa amaranto e raccolto sul secondo palo da Galabinov che clamorosamente la deve solo appoggiare in porta vuota ma la manda fuori con la suola. Goal mangiato, goal subito: il Pescara riordina le idee con Memushaj che imposta al 7’st la verticale per Melchiorri, ancora bravo a insistere sulla sinistra e resistere a Ceccherini per arrivare al traversone dalla linea di fondo, la geometria viene chiusa in scivolata da Bjarnason che si avventa sul pallone sul limite dell’area piccola e segna il 2-0. L’entusiasmo fa volare i Delfini: sana invidia per Pasquato che un minuto dopo il raddoppio torna alla conclusione pericolosa, un mancino secco dal vertice destro dell’area bloccato in tuffo da Cipriani. Rimane la catena sinistra quella più oleata per gli adriatici: al 18’st Memushaj manda nuovamente all’arrembaggio Melchiorri, che scappa sul filo dell’offiside e arriva solo in area davanti a Cipriani, stavolta in anticipo a toccare via la palla dai piedi dell’attaccante, beccandosi anche un pestone sulla mano destra. I labronici non si arrendono e al 29’st i labronici ci provano con una sassata di Vantaggiato da fuori area che manca di poco il palo a sinistra di Fiorillo. Lo stesso Vantaggiato ritenta la sortita due minuti dopo ma manovra troppo sulla destra dell’area e impatta sulla guardia di Salamon. A riaprire la partita ci prova anche la ballistica di Emerson: siluro dai 35 metri al 32’st che costringe Fiorillo a volare per tenere la rete illibata. Ciò che non succedeva con Baroni fa Oddo nel Pescara: inserisce Zuparic per Torreira ma anche Sansovini a 10 minuti dal termine, così il Pescara non si abbassa nemmeno in vantaggio. Melchiorri, anche nel finale, continua a mietere vittime e diventano 5 gli ammoniti livornesi per i tackle sulle gambe del centravanti pescarese. Negli ultimi minuti lascia la scena a Sansovini, più volte fermato dalla bandierina del guardalinee, ma in pieno recupero arriva fino al cross dal fondo che pesca la difesa avversaria sbilanciata e Bjarnason puntuale alla ricezione, Cipriani gli esce contro e l’islandese lo uccella con un pallonetto chirurgico. 3- 0 e doppietta del “vichingo” che suggella ufficialmente l’accesso ai play-off.

Più che efficace la cura  Massimo Oddo: mai troppo tardi, il Pescara vince e convince e chiude la regular season al settimo posto con 61 punti. Ora i play off: primo turno martedì alle ore 18 in casa del Perugia. Turno secco, niente più appelli ma la nuova linfa infusa dall’intervento di Oddo ha rimesso in moto una squadra data per morta.