E’ la decisione presa dal giudice sportivo della Lega Pro e che ha sorpreso il presidente giallorosso Dario D’Agostino che ha immediatamente annunciato ricorso in quanto non ci sarebbe stato domenica scorsa alcun lancio di oggetti nei confronti dell’estremo ospite.
Vero è comunque che al 4′ della ripresa, poco prima che Croce calciasse la punizione dai 20 metri, Rossi aveva richiamato l’attenzione dell’arbitro e dello staff medico della sua squadra, portandosi la mano sul capo, lasciando intendere che era stato colpito da qualcosa. In realtà, le immagini televisive dimostrano come in avvio di ripresa, Rossi, mentre si sistema nella porta sotto i tifosi del Giulianova, raccoglie delle cose dall’area piccola di rigore lanciandole verso gli ultrà.
A quel punto ci sarebbe stata una reazione da parte del pubblico della curva che però ha solo beccato verbalmente l’estremo ospite, peraltro protagonista di una straordinaria prestazione.
“La cosa che infastidisce”, hanno fatto sapere in società, “è che la provocazione del portiere del Portogruaro non è stata riportata a referto dal direttore di gara mentre quella dei nostri tifosi è stata subito segnalata. Rossi aveva fatto tutta scena e in campo non era piovuto nulla. Da qui il nostro ricorso perché siamo stanchi di dover pagare ogni volta simili multe”.
Lino Nazionale