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Portieri in evidenza, pari a reti bianche fra Gubbio e L’Aquila

Gubbio-L’Aquila 0-0

Gubbio (4-3-3): Iannarilli; Luciani, Lasicki, Manganelli, D’Anna; Domini, Loviso, Esposito (82′ Guerri); Mancosu (75′ Casiraghi), Regolanti, Marchionni. In panchina: Citti, Galuppo, Rosato, Vettraino, Cais. All. Acori

L’Aquila (4-3-3): Zandrini; Pedrelli, Maccarrone, Zaffagnini, Karkalis; De Francesco (66′ Perna), Corapi, Del Pinto (73′ Triarico); Pacilli (46′ Di Mercurio), Virdis, Sandomenico. In panchina: Cacchioli, Pomante, Carini, Bernasconi. All. Zavettieri

Arbitro: Marini di Roma 1  Assistenti: Muto di Torre Annunziata e Pagnotta di Nocera Inferiore

Ammoniti: Esposito, Manganelli (G); Del Pinto, Maccarrone, Zandrini (A)

Spettatori: 1300 (110 di provenienza ospite)

 

Gubbio. L’Aquila comincia il girone di ritorno così come aveva concluso quello d’andata, con un pareggio. Finisce 0-0 infatti fra Gubbio e L’Aquila, in una gara in cui, a differenza di quanto suggerirebbe il punteggio, le occasioni da gol non sono mancate, soprattutto nella prima frazione. Protagonisti i due portieri, Iannarilli e Zandrini, autori entrambi di pregevoli interventi che hanno salvato le rispettive porte.

Nel Gubbio di Acori torna dal 1′ Mancosu, mentre Guerri viene relegato in panchina; Zavettieri invece lancia per la prima volta dall’inizio Francesco Virdis, in un inedito tridente completato da Sandomenico e dal rientrante Pacilli.

Dopo un’iniziale fase di studio, gli ospiti paiono poter prendere in mano le redini del gioco. All’11 ripartenza micidiale dell’undici abruzzese, successiva ad un corner battuto dai ragazzi di casa, Sandomenico si libera di Luciani ma il suo diagonale è parato da Iannarilli. Gubbio che fatica a rendersi pericoloso, con il pressing aquilano che mette in difficoltà Loviso e compagni. Luciani soffre la rapidità di Sandomenico, che al 16′ fa tremare nuovamente i tifosi locali ma calcia debolmente.

Col passare dei minuti viene fuori il dinamismo dei ragazzi di Acori che al 25′ hanno una grandissima opportunità per passare in vantaggio. Sugli sviluppi di uno schema ben eseguito, Esposito conclude dal limite colpendo il pallo interno, con la sfera che danza nei pressi della linea di porta senza oltrepassarla.

Al 29′ L’Aquila si riaffaccia in avanti col solito Sandomenico, che spedisce a lato una conclusione a giro dal limite. Dopo la mezz’ora il Gubbio diventa sempre più padrone del campo e al 32′ Loviso lancia in verticale per Mancosu, che è abile a saltare l’estremo difensore ospite in uscita ma non riesce a spedire la palla in rete, a causa del provvidenziale intervento di Zaffagnini.

Al 40′ Zandrini salva L’Aquila, ipnotizzando in uscita Regolanti; il portiere abruzzese è di nuovo protagonista quattro minuti più tardi, volando sulla gran botta dalla lunga distanza di Marchionni. Si chiude una prima frazione in cui i padroni di casa avrebbero meritato il vantaggio. Nell’undici di Zavettieri, Virdis spettatore non pagante, impalpabile.

La ripresa comincia con una novità: Di Mercurio rileva Pacilli. Al 51′ Maccarone calcia centralmente dal limite, senza impensierire Iannarilli. Gli ospiti riescono finalmente a prendere in mano con una certa costanza il pallino del gioco, ma senza creare troppi pericoli alla difesa umbra fino al 70′, quando Iannarilli è costretto agli straordinari per impedire che il calcio di punzione battuto da Corapi permetta agli aquilani di passare in vantaggio. Portiere di casa ancora protagonista quando spedisce in corner la botta insidiosa dalla lunghissima distanza di Di Mercurio.

All’80’ botta e risposta fra le due compagini, che vanno entrambe ad un passo dal gol vittoria. Zandrini salva in uscita sulla conclusione di Regolanti, recuperano palla gli ospiti che si portano in area di rigore con Sandomenico che si vede respingere la sua battuta da un immenso Iannarilli.

Brivido per L’Aquila a tre minuti dal termine, con Zandrini che sbaglia il rinvio, servendo Regolanti, che si lancia verso l’area di rigore ma il portiere abruzzese lo stende prima che l’attaccante di casa faccia ingresso al proprio interno; l’arbitro Marini punisce l’irregolarità (soltanto?) con un cartellino giallo; sul calcio piazzato seguente, la pennellata dello specialista Loviso non centra di poco il bersaglio.

Il match si conclude dopo cinque minuti di recupero, in cui le due formazioni hanno continuato vanamente a cercare il gol da tre punti.