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UCDL si presenta alle elezioni politiche

Elezioni il 25 settembre, poco spazio per chi si propone sostenuto dalla chiara espressione di vero cambiamento della Politica, chiesto dalla popolazione.

“È l’ennesima presa in giro di chi ha governato questo Paese in un’emergenza perpetua. Sono elezioni studiate a tavolino, non è nient’altro che una mossa strategica dei partiti che hanno governato, per sbarrare la strada a chi ha ascoltato gli italiani e dato loro voce e supporto, in questi due anni”, ha affermato Erich Grimaldi, presidente UCDL, “nonostante questo noi lotteremo con ogni forza, non necessariamente da soli, tenendo fede ai principi in cui crediamo, come la garanzia di cure, la libertà di scelta e l’anticostituzionalità degli obblighi, battaglie che abbiamo portato avanti dall’inizio dell’emergenza, volontariamente e senza chiedere niente a nessuno”.

 

L’Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà, è stata fondata per rispondere alle “richieste di cambiamento di mentalità della Politica, che negli ultimi decenni ha trattato gli italiani come una massa informe di persone a cui ordinare cosa fosse giusto pensare e cosa no”, ha detto la Portavoce UCDL Valentina Rigano, “il nostro Paese è fatto di persone, di lavoratori, di famiglie, che hanno il diritto di essere informate con trasparenza e di essere messe nelle condizioni di prendere la decisione che ritengono migliore. Abbiamo lottato strenuamente perché l’informazione facesse la sua parte, senza schierarsi. Oggi siamo pronti a dialogare con chi non dimentica quanto è accaduto in questi due anni”.

UCDL è l’espressione di battaglie portate avanti dall’inizio dell’emergenza, con migliaia di persone supportate da centinaia di medici, una battaglia per la libertà, per il lavoro, combattuta con ogni mezzo in Tribunale, per ottenere il diritto alla cura domiciliare precoce senza vigile attesa, per dimostrare quanto le restrizioni imposte dal Green Pass non abbiano giovato al controllo della pandemia, di quanto l’obbligo vaccinale sia stato un provvedimento contrario alla Scienza, fino al voto dell’8 aprile 2021, quando il Senato ha votato all’unanimità perché il Governo aprisse un tavolo di lavoro che desse spazio ai medici delle Terapie Domiciliari, per mettere a punto un vero protocollo di cura, completamente ignorato. “Abbiamo lottato con tutte le nostre forze per oltre due anni, e praticamente ognuna delle nostre battaglie si è rivelata essere fondata”, ha spiegato l’avvocato Erich Grimaldi, Presidente UCDL, “tanto che la prima mossa fatta dal finalmente ex Ministro della Salute Speranza, il peggiore della storia della democrazia italiana, è stata quella di tentare di appropriarsi del tema delle ‘Cure Domiciliari’, camuffandolo nel Pnrr, senza però alcun riferimento al Covid, forse sperava che gli italiani non se ne accorgessero?”.

UCDL ha messo in campo squadre di professionisti, docenti universitari, ricercatori, medici, avvocati, giornalisti, imprenditori, eccellenze che hanno messo a punto un programma che mira a chiare e pragmatiche modifiche per la Sanità, il rispetto dei Diritti, la Sicurezza, la Formazione, l’Economia e l’Ambiente e l’attenzione alla Persona. “Non dobbiamo dimenticarci cosa hanno fatto in questi due anni le forze al Governo, e bisogna ricordarsi bene di chi invece ha teso la mano e lottato per i Diritti di tutti, contro le discriminazioni, e per il supporto di chi fa i conti con reazioni avverse non correlate, e soprattutto ha cercato soluzioni e anche un dialogo con chi le decisioni le ha prese”, ha proseguito Grimaldi, “noi abbiamo sempre basato ogni nostra azione sulla competenza, ed è da questo assunto che è nata UCDL. Vogliamo combattere questo Sistema e ricostituire un Paese forte, dare soluzioni per aiutare la popolazione, invece di camuffare le responsabilità con le conseguenze della guerra. Invocare alla sola devastazione di quello che non funziona, non porta da nessuna parte se non ci sono le idee e le proposte”.

La crisi di Governo, da intestare a chi ha pensato più alle poltrone che altro, deve “risvegliare la coscienza degli italiani, portarli a fare una scelta di campo, partecipare alla Democrazia o rassegnarsi”, ha aggiunto Rigano, “è chiaro che una Politica che vuole bene al suo Paese lo lascia con una legge elettorale che aiuti la Democrazia, ognuno tragga le sue conclusioni e agisca di conseguenza. Noi abbiamo le porte aperte, con migliaia di volontari e persone che hanno fiducia in noi”.