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Richiami vaccinali e vacanze: le incertezze della stagione turistica

Un appello unanime da parte di sindaci e presidenti di Regione.

Con l’estate 2021 ormai alle porte la richiesta avanzata al governo è quella di consentire la somministrazione, della seconda dose di vaccino, nel luogo scelto per le proprie vacanze, sia a chi ha ricevuto la prima dose nella propria Regione di residenza, sia a chi viene dall’estero.

L’obiettivo è quello di agevolare le prenotazioni: in molti infatti si stanno chiedendo se e quando prenotare proprio in funzione dei vaccini e soprattutto dei richiami. Una richiesta non semplice dal punto di vista dell’organizzazione “è chiaro che ci sarà qualche difficoltà nel fare le vaccinazioni fuori dalla Regione di residenza però confidiamo che, con il generale Figliuolo, si riescano a trovare delle modalità per risolvere anche questo problema” così il ministro del Turismo Massimo Garavaglia mentre si dicono disponibili a fare tutto quanto necessario i Governatori per consentire ai cittadini di effettuare i richiami nei luoghi di villeggiatura.

I presidenti di Regione guardano a questa eventualità come ulteriore servizio offerto dalle Regioni a vocazione turistica, così anche i sindaci tra i quali quelli di Taormina e Cefalù “lo chiediamo con forza e speriamo che si possa attuare, si dia la possibilità di fare i vaccini ovunque ci si trovi”.

Il dibattito politico arriva dopo che, non molti giorni fa, era stato proprio il commissario straordinario per l’emergenza generale Figliuolo a pensare alle località estive come occasione per avviare la vaccinazione sui più giovani, quelli che più si allontanano dai luoghi di residenza e dunque dagli hub vaccinali.

I timori sono due: da un lato per il turismo con le persone scoraggiate dal partire proprio per via dei richiami, e dall’altro per la campagna vaccinale che potrebbe subire un brutto arresto nei mesi di luglio ed agosto quando in molti (soprattutto i più giovani) potrebbero scegliere di non vaccinarsi per poter prenotare un soggiorno senza il pensiero delle due somministrazioni da effettuare proprio nel periodo tanto atteso delle ferie.

Il problema però è soprattutto legato alla logistica come ha ricordato il presidente del Friuli – Venezia Giulia Massimiliano Fedriga “le regioni in cui arriveranno i turisti dovranno mettere a disposizione non solo dosi ma anche personale come un altro aspetto è quello di mettere in relazione tra loro i sistemi informativi delle regioni. Diventa molto difficile”.

A supporto della richiesta dei territori c’è un’ordinanza firmata dal generale Figliuolo lo scorso 29 marzo che recita “ciascuna regione o provincia autonoma proceda alla vaccinazione non solo della popolazione ivi residente ma anche di quella domiciliata nel territorio regionale per motivi di lavoro, assistenza familiare o per qualunque altro giustificato e comprovato motivo che imponga una presenza continuativa nella regione o provincia autonoma”.