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Covid, mini zone rosse: la strategia del governo Draghi per frenare le varianti

Le riaperture sperate non ci saranno.

Quelle che invece si profilano all’orizzonte sono misure più rigide, in tutto il Paese, per contenere il virus e le sue varianti, inglese, brasiliana e sudafricana (che sono quelle che adesso spaventano di più perché più contagiose).

Dai monitoraggi effettuati dall’Iss, ministero della Salute e laboratori regionali 1 caso su 5 delle infezioni da Covid-19 è di variante inglese il che conferma una circolazione sostenuta di questa variante nel nostro Paese, e una preoccupazione sulla tenuta del sistema sanitario in termini di posti letto.

Se le varianti hanno messo in ginocchio i Paesi del nord Europa per gli scienziati in Italia la situazione sarà la stessa nel giro di qualche settimana, ecco perché hanno chiesto al Premier Draghi di intervenire il prima possibile o con il metodo delle mini zone rosse o con un nuovo lockdown generalizzato.

Le misure adottate fino ad ora sembrano infatti insufficienti per contenere la diffusione delle varianti al Covid-19, e occorre prevenire un innalzamento dei contagi per non mettere a rischio la campagna vaccinale: “un virus che si diffonde muta di più e ha più probabilità di sviluppare varianti” per questo motivo l’Istituto superiore di Sanità ha raccomandato di “rafforzare le misure di contenimento”.

In Europa chi ha scelto la via più rigida sta ottenendo i risultati migliori, anche sulla campagna vaccinale: Germania, Inghilterra e Francia.

In Italia un nuovo blocco totale spaventa e il governo (al netto delle liti già iniziate) è al lavoro per adottare interventi mirati con zone rosse ad hoc dove il virus si diffonde più velocemente (escludendo momentaneamente un nuovo lockdown) e insieme coinvolgere anche caserme, aeroporti e palestre per velocizzare la vaccinazione. Dovrebbe essere confermata la suddivisione per fasce di colore (giallo, arancione e rosso) ma con una rivisitazione dei parametri.

Draghi, dopo le polemiche sulle dichiarazioni personali di molti virologi, ha annunciato una modifica nella comunicazione che si farà più essenziale. Il leader della Lega Matteo Salvini, in attesa del voto di fiducia, ha chiesto un cambio di metodo nell’adozione dei futuri provvedimenti, che rompano il modello Conte-Casalino e si basino sulla “programmazione e condivisione”.

Una buona notizia arriva dall’Oms “dall’inizio dell’anno, nel mondo, i contagi sono dimezzati” ha dichiarato il direttore generale via Twitter, ricordando come la pandemia da Coronavirus ha già causato 2 milioni e 400 mila morti “questo dimostra come semplici misure di salute pubblica funzionano contro il Covid, anche in presenza di varianti. L’incendio non è domato ma ne abbiamo ridotto le dimensioni”.                             Valentina Fratò