Alessandrini, Comuni sempre più tagliati:”Sindaci soldati al fronte”

Pescara. Il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, plaude all’ iniziativa del presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha scritto agli ottomila sindaci italiani dopo l’incontro avvenuto a Montecitorio il 6 ottobre per discutere dei problemi delle comunità locali, ma coglie anche l’occasione per sottolineare le difficoltà cui vanno incontro gli enti locali.”Ci troviamo a fronteggiare bisogni crescenti con risorse sempre più esigue, il governo darà sì soldi alle famiglie, ma da qualche parte verranno tolti, e noi Comuni passiamo come esattori. Siamo come soldati al fronte”:  “È stato un confronto serio, trasversale – dice Alessandrini commentando l’incontro del 6 scorso alla Camera – il problema è che poi io vado alla riunione dell’Anci a Roma, in cui si discute tra l’altro del testo della legge di stabilità, e constato che noi Comuni siamo sempre più in difficoltà: dal 2010 i trasferimenti dallo Stato ai Comuni sono precipitati da 18,5 a 2,5 miliardi, non è facile fare le nozze con i fichi secchi”.

“Avremo un’autonomia finanziaria che passa attraverso la leva fiscale – prosegue Alessandrini – ma non ci sto al fatto che i Comuni passino come esattori. Senza contare che se ci sono problemi i cittadini si presentano in Comune”. “Per esempio nel disegno sulla legge di stabilità è previsto che da settembre 2015 i costi della gestione dei tribunali saranno a carico dello Stato centrale, mentre finora i Comuni anticipavano le spese e dopo anni lo Stato rimborsava il 62%. Per darci una mano si potrebbe pensare di anticipare questo cambiamento a gennaio”.

“Poi”, aggiunge il sindaco pescarese, “pongo il tema: quanto costano i servizi a domanda individuale? Per noi sono 11,5 milioni di euro, il tutto si remunera per 3,6 milioni. Per questo stiamo ragionando, ad esempio, sulla concessione a terzi dello stadio che ci costa circa un milione l’anno, a condizione però che il ruolo sociale dello stadio rimanga inalterato. E ancora, la rete museale costa 1,2 milioni e si remunera per 48mila euro: lungi da me l’idea di lucrare sulla cultura, ma come andiamo avanti?”.

“I tagli alle Regioni finiranno per riflettersi sugli enti locali – conclude Alessandrini – e occorre mettere dei paletti. Sul sociale abbiamo 6 milioni, abbiamo dovuto fare a meno di 300mila euro della Regione alla quale quindi abbiamo chiesto l’ impegno a recuperarli”.

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