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Ospedale Castel di Sangro, screening alla mammella a partire da ottobre

Castel di Sangro. Screening alla mammella, nell’Alto Sangro, a partire dalla prima decade dal prossimo ottobre. Nei prossimi giorni la Asl invierà le lettere di convocazione alle donne (scelte all’interno di un campione compreso tra 50-69 anni) per invitarle a presentarsi all’ospedale di Castel di Sangro e a sottoporsi all’esame.

Un’attività di prevenzione e monitoraggio, avviata dall’azienda sanitaria già da un anno in altre aree della provincia di L’Aquila, che all’ospedale sangrino potrà contare su un macchinario di ultima generazione, un moderno mammografo digitale acquistato recentemente.

L’attrezzatura, che nei giorni scorsi è stata collaudata e che è pronta a entrare in azione, è dotata anche di tomosintesi, una risorsa tecnologica con cui si può esaminare il seno in modo minuzioso e nei minimi particolari e che è in grado di rilevare lesioni tumorali microscopiche.

Un vero gioiello della diagnostica per immagine che verrà utilizzato per compiere controlli di prevenzione su un campione di donne selezionate in base all’età (e dunque al rischio) e che, come detto, stanno per essere convocate con lettera a domicilio dalla Asl, con indicazione di giorno, ora e luogo (ospedale) in cui fare la mammografia.

L’attività di monitoraggio comincerà entro i primi 10 giorni del prossimo ottobre. Al servizio di radiologia, diretto da Rinaldo Mariani, collocato al pian terreno dell’ospedale di Castel di Sangro, è tutto pronto per avviare lo screening mammografico ed è stato definito anche il calendario di lavoro. Lo screening verrà effettuato due giorni a settimana e l’obiettivo è fare, nei due giorni di lavoro, circa 20 mammografie, per un totale di 80 esami al mese.

Una volta effettuato, ogni esame sarà sottoposto a due ‘letture’, cioè al giudizio di due radiologi, al fine di giungere a responsi univoci e incontrovertibili come ulteriore garanzia dell’utente. Questo metodo di sicurezza a ‘doppia mandata’, peraltro, prevede la ‘supervisione’ di un terzo radiologo (diverso ovviamente dai suoi colleghi intervenuti in precedenza) ma solo nei casi dubbi, non chiariti dalle precedenti valutazioni.

Durante tutti questi passaggi le immagini radiografiche ‘viaggeranno’ rapidamente on line tra l’ospedale di Castel di Sangro e quello di Sulmona, consentendo ai radiologi che lavorano nei due presidi di consultare rapidamente a vicenda le mammografie e di confrontarsi nelle conclusioni finali.