Regione, Bracco chiede l’istituzione del Garante dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza VIDEO

Pescara. Una figura che promuova, garantisca e vigili sulla piena attuazione dei diritti e degli interessi individuali e collettivi delle persone minori di età.
E’ quanto prevede il progetto di legge che stamane il Consigliere regionale del Gruppo Misto Leandro Bracco ha presentato alla stampa.

‘Considerata l’estrema delicatezza delle tematiche trattate nella proposta legislativa, mi auguro che già a settembre il testo approdi nella Commissione competente e che entro fine 2015 possa essere approvato dal Consiglio regionale. Il progetto di legge è particolarmente articolato’, afferma in una nota Bracco.

Ecco una sintesi descrittiva dei nove articoli che lo compongono:

art. 1: vengono citati i riferimenti alla legge nazionale, alle convenzioni internazionali, ai principi generali e alle caratteristiche di autonomia e indipendenza del Garante;
art. 2: elenco delle funzioni del Garante con riferimento alla tutela sia degli interessi collettivi che a quella dei diritti individuali in rapporto alle famiglie, alla scuola, alla pubblica amministrazione, al mondo delle associazioni, agli ordini professionali, alle curatele, all’autorita’ giudiziaria e ai servizi sociali. Vengono inoltre stabilite le modalita’ d’intervento e la rendicontazione periodica dell’attivita’ del Garante al Consiglio regionale;
art. 3: per quanto riguarda la procedura di nomina, in caso di stallo dopo la terza votazione si e’ scelto di procedere al ballottaggio fra i due candidati piu’ votati al fine di dare maggiore autorevolezza possibile all’elezione. I requisiti concernono l’esistenza di specifiche competenze ed esperienze nel settore, partendo da una laurea in discipline umanistiche o giuridiche e l’assenza di cause di ineleggibilita’ e incompatibilita’ che mirano a garantire l’assoluta indipendenza e terzieta’ del Garante;
art.4: viene fissata in cinque anni la durata della carica a partire dal 1° gennaio 2016 e cioe’ dal termine dell’attuale convenzione con l’Unicef. La carica non e’ volutamente legata alla durata della legislatura al fine di preservare il Garante da ogni sorta di controllo o condizionamento politico;
art. 5: sara’ l’ufficio di Presidenza del Consiglio regionale a reperire i mezzi necessari per il funzionamento dell’ufficio del Garante;
art.6: viene stabilito un trattamento economico pari a quello del Garante delle persone private della liberta’ personale e cioe’ corrispondente al 35% dell’indennita’ di carica (6600 euro lordi mensili) spettante ai Consiglieri regionali, il rimborso delle spese di trasporto effettivamente sostenute e documentate per impegni istituzionali e il trattamento di missione previsti per il personale regionale con funzioni dirigenziali. Questo impegno economico e’ compatibile con l’alta professionalita’ richiesta al Garante e con il divieto assoluto di svolgere qualsiasi attivita’ lavorativa dipendente o autonoma allo scopo di tutelarne la totale indipendenza;
art.7: abrogazione della convenzione tra Unicef e Regione Abruzzo in quanto superata con l’istituzione del Garante. Si vanno inoltre a recuperare risorse di bilancio a parziale copertura del trattamento economico, di missione, di funzionamento e di rimborso delle spese;
art.8: creazione di un nuovo capitolo di bilancio al fine di affrontare gli oneri derivanti dalla creazione del Garante.

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