Gli aggettivi del vino (parte seconda)

CORTO

è un vino che parte bene (come profumi e primo impatto al palato) ma finisce male cioè appena deglutito non lascia traccia; è una sensazione frustrante e succede anche con vini costosi. E’ come un bel latin-lover che ha notevoli capacità seduttive ma non altrettante amatorie!

LUNGO

è un vino che può partire bene o meno ma che comunque finisce benissimo ed in fondo………….è ciò che conta!

MORBIDO

si usa per i vini rossi che hanno poca astringenza ma non perchè non abbiano molti tannini o comunque struttura; possono essersi ammorbiditi a causa del tempo di permanenza in bottiglia oppure a causa dell’opera umana tramite una seconda fermentazione indotta detta malolattica.

ASTRINGENTE

è un vino rosso al cui assaggio si avverte una rugosità o attrito sulla lingua e nel palato dovuti alla presenza dei famosi tannini (sostanza estratta dalla buccia dell’uva a bacca rossa per immersione nel mosto) giovani o “potenti”! Se non avete ancora capito cos’è l’astringenza provate a mordere un cachi non maturo o a leccare della stoffa di velluto!

TANNICO

è un vino che ha molti tannini che devono ancora ammorbidirsi (quindi bisogna lasciarlo in pace per mesi o anni) oppure un vino che ha tannini forti ed amari; in quest’ultimo caso è un difetto spesso dovuto all’utilizzo di uve che hanno raggiunto la maturazione esternamente (sulla buccia) ma non internamente (vinaccioli) provocando il contrasto mosto dolce-vinaccioli (i semini) amari perchè ancora acerbi (di colore verde).

Può succedere se nel periodo clou della maturazione delle uve a bacca rossa (i 30 giorni che precedono la vendemmia) acquazzoni abbondanti si alternano a giornate molto soleggiate il tutto su un terreno con sottosuolo non drenante quindi argilloso-sabbioso; la buccia matura per i raggi solati forti (la cosa è aggravata dal buco dell’ozono) mentre l’acqua abbondante che non defluisce, “annega” la vite ritardando la maturazione del vinacciolo. E’ mia abitudine girare nei vigneti “a rischio” nella settimana che precede la vendemmia per mordicchiare acini e rendermi conto come saranno i relativi vini!

 

Concludiamo con aggettivi più spensierati e fantasiosi che uso spesso in barba al galateo dei sommelier:

ONESTO

è un vino che si accontenta di essere un semplice accompagnamento del pasto: Dante (quel Dante) lo collocherebbe nel limbo!

MAGNIFICO

bè, penso che ogni spiegazione sia superflua!

 

I prossimi due, li ho “rubati” ad un caro amico-cliente, il dottor Cristiano Bracalenti, durante un VinItaly tipo il film “una notte da leoni”:

COMMOVENTE: è in vino magnifico che in più ti tocca i sensi stropicciandoti l’anima!

COMMOVENTE SUL LACRIMEVOLE: è l’estasi e non bisogna vergognarsi di piangere…………di felicità!

STRATOSFERICO: è un vino chiaramente ottimo che non si può confrontare con altri assaggiati in precedenza………….una sorta di ARCHETIPO (esemplare originario)!

COPIA ED INCOLLA: è un vino uguale tutti gli anni a prescindere dal decorso climatico dell’annata quindi un vino “scontato” e spesso “stuprato” dalla figura angosciante del chimico-enologo! Ciò succede quando l’uomo vuole prevaricare la natura anteponendosi ad essa invece di osservarla e rispettarla!

LEGGI ANCHE: GLI AGGETTIVI DEL VINO – PARTE PRIMA

Buona riflessione! Stefano Grilli – enoteca Saraullo – Tortoreto – tel. 0861787751

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