Autorità portuale Abruzzo: Febbo e Sospiri attaccano Regione, D’Alessandro replica

Pescara. “Mentre la Giunta D’Alfonso prosegue sulla strada che porta l’Abruzzo sotto l’Autorità portuale di Civitavecchia, senza averne certezze, rinnegando Ancona con possibili e pesanti ripercussioni, proseguono gli investimenti del Governo Renzi su alcuni porti come Taranto sul quale aveva puntato il precedente governo regionale di centrodestra”.

E’ quanto dichiarano il presidente della Commissione di vigilanza, Mauro Febbo e il Capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri.

“Il presidente D’Alfonso, vero regista dell’operazione – proseguono Febbo e Sospiri – attende la risposta del Ministero ma ha già cantato vittoria, seguito a ruota dal fedele D’Alessandro, e continua a inseguire il sogno di unire il Tirreno all’Adriatico.

Peccato che le strategie del governo Renzi vadano da tutt’altra parte. Al Contratto istituzionale di sviluppo per il porto di Taranto, strumento pensato per favorire il rilancio dell’area attraverso l’effettiva spesa di 850 milioni di euro, se ne è aggiunto un altro, come spiegato ieri dal sottosegretario De Vincenti (articolo del sito del Sole 24ore), deliberato dal Cipe per circa 30 milioni.

Si tratta del collegamento tra il porto e la rete ferroviaria nazionale che permetterà un decongestionamento del porto e un suo migliore posizionamento sul mercato”.

“Continuiamo a nutrire seri dubbi sulla politica di questo governo regionale – concludono i due consiglieri di Forza Italia – che, non solo sui porti, continua a portare avanti strategie discutibili e poco lungimiranti”.

LA REPLICA DI D’ALESSANDRO

‘A proposito di autorità portuali, ecco quanto dichiarò Lorenzo Sospiri nel febbraio scorso addirittura presentando una interrogazione a favore di Civitavecchia: “La nostra domanda al governatore D’Alfonso – ha detto il Sospiri – è come pensa di far crescere la più importante infrastruttura d’Abruzzo, ossia il porto di Ortona, con l’aeroporto d’Abruzzo e il porto di Pescara, se oggi sono sotto attacco per effetto delle decisioni del Governo Renzi.

Dopo gli impegni solenni assunti sul caso aeroporto in Consiglio regionale, spero che ieri il presidente D’Alfonso, durante la visita di Renzi in Abruzzo, abbia avuto modo di incrociare le necessità della nostra regione. In più, è evidente che i porti di Ortona e di Pescara non possono stare sotto il giogo dell’Autorità portuale di Ancona, perché mai Ancona metterà a disposizione ciò che a noi serve, noi dobbiamo collegarci con Civitavecchia perché per noi rappresenta l’occasione per far crescere la sponda dell’Adriatico con la sponda del Tirreno”.

Poi, insieme a Mauro Febbo, hanno cambiato opinione sostenendo la scelta di Ancona, oggi tirano fuori dal cilindro la scelta di Taranto: proprio per questa loro totale incapacità di compiere scelte hanno perso le elezioni e non ancora lo capiscono.

Tutta l’Italia ride ancora della proposta di andare con Taranto, delibera adottata dall’ex governo di centrodestra a qualche giorno dalla conclusione  della legislatura, e la cosa ha stupefatto soprattutto gli operatori economici portuali e le organizzazioni di categorie, tutti schierati sulla proposta della Regione per l’alleanza con Civitavecchia.

Quando e con chi Sospiri e Febbo hanno condiviso la scelta di Taranto? Sicuramente non con le città portuali, sicuramente non con gli operatori economici, con nessuno, nel silenzio totale, al contrario nostro che abbiamo dibattuto e raccolto l’adesione del mondo dell’economia regionale’, replica Camillo D’Alessandro, consigliere delegato ai trasporti.

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