Luciano Monticelli, segretario provinciale di Italia Viva, interviene nel confronto nato con il direttore generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, che non aveva gradito le considerazioni dello stesso partito di Renzi sulla sanità in Val Vibrata.
Sulla ripartizione del fondi del Pnrr tra le quattro province abruzzesi.
“Dati per nulla giustificati da parametri su cui dovrebbero basarsi, quali numerosità della popolazione, estensione dei territori e ancor meno offerta sanitaria, sicuramente superiore nelle treASL a sud di Teramo”, sottolinea Monticelli. “Se ci fosse stato solo un briciolo di equilibrio in più nella suddetta ripartizione, a Sant’Omero non una, ma cento TAC a 128 strati sarebbero potute arrivare.
Comunque, Italia Viva rimane stupita dalla sovrapposizione e confusione dei ruoli che la vicenda sta dimostrando, l’ergersi a difensori di cause altrui. È un atteggiamento, a parere sempre di Italia Viva, che confonde le idee e rischia di alterare i normali processi decisionali di questa materia così delicata per i cittadini, quale senz’altro è la Sanità.
Che bisogno c’era di prendere le difese di un organismo che ha deciso in un certo modo, per certi aspetti senz’altro parziale?
Dopo di che, nell’interesse dei cittadini, se da una parte non sarà mai artefice di polemiche sterili ed inutili, dall’altra Italia Viva non propenderà mai per l’ignavia o indolenza, non metterà mai la testa sotto la sabbia.
Invita a tal proposito le altre “parti in causa”, gli altri interlocutori, in particolare i sindaci, a riappropriarsi del giusto e dovuto protagonismo che gli attuali ordinamenti assegnano loro”.
Italia Viva, pubblicamente, chiede un incontro alla dirigenza della Asl per una panoramica sulla sanità teramana e nello specifico sull’ospedale Val Vibrata.