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Politica Teramo

Torano, Ruffini: “Il borgo non può rimanere immobile”

Torano. A distanza di 5 mesi dall’insediamento del nuovo Consiglio comunale di Torano, la minoranza traccia un primo bilancio e rileva “l’assenza di una progettualità coraggiosa, di una politica di vero cambiamento e respiro”. “Nessuna avvisaglia di rilancio, se non demagogico” sostiene il Capogruppo di opposizione, Piera Ruffini.

“Ad eccezione dell’iniziativa del Battesimo civico, cioè della cerimoniale consegna della Costituzione ai neodiciottenni, che abbiamo lodato e apprezzato ma che resta fine a se stessa se non seguita da una concreta attuazione dei valori contenuti nella stessa Carta costituzionale; tutti i momenti culturali e sociali sono stati promossi da associazioni private con la prerogativa della nuova Amministrazione della sola e mera concessione del patrocinio gratuito. Mancano idee tenaci e riqualificanti un territorio danneggiato e privo di vitalità, sguardi protesi alle nuove generazioni, anche diretti alla realizzazione di eventi a costo zero”, prosegue la nota.

“In materia di lavori pubblici, in particolare, quelli dell’ampliamento dei loculi cimiteriali che riflettono un grave e cronico ritardo, considerato l’anticipato pagamento risalente all’anno 2017 da parte dei cittadini interessati, dovevano a nostro avviso costituire una priorità ed essere immediatamente successivi all’inizio del mandato. Alcuna attenzione alla programmazione sulla sicurezza nella Scuola dell’Infanzia, al recupero delle strutture pubbliche lesionate dal terremoto, compreso il Palazzo Municipale che oggi riceve contributi per soli 50 mila euro per l’efficientamento energetico, ma che rimane tristemente puntellato e privo di un reale progetto di ristrutturazione. Siamo contenti degli interventi avviati nella Chiesa Madonna delle Grazie perché rappresentano una possibilità di ritorno dei fedeli alla vita religiosa e alla crescita della comunità sapendo bene che si tratta di opere di messa in sicurezza che non richiamano a nessun assolvimento di compiti da parte del Comune, piuttosto a finanziamenti destinati alla Diocesi.”

“Favorire la rinascita del borgo orientandola in chiave non propagandistica, ma creativa e tangibile, significa tributare un paese che non può, e non deve, rimanere immobile. Per questo, dopo aver presentato interrogazioni consiliari, una delle quali rimasta dannosamente disattesa, visto il protrarsi della mancata pubblicazione delle delibere (ferma a luglio) e del deturpato principio della trasparenza amministrativa, continueremo a presentarne ancora e a farci promotori di diverse proposte di deliberazioni in seno al Consiglio”.