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Politica Teramo

Torano Nuovo, accertamento Tari: tutti i dubbi dell’opposizione

Torano Nuovo. Fanno discutere, a Torano Nuovo, l’invio di una serie di avvisi di accertamento tributario. A sollevare la questione è il gruppo di minoranza consiliare, che segnala l’avvenuta ricezione da parte dei contribuenti toranesi – si legge nella nota – “di una valanga di raccomandate relative al pagamento dell’imposta comunale sui rifiuti per le annualità successive al 2015”.

 

 

“L’azione di contrasto all’evasione fiscale è degna di rilievo, ma qui la situazione è differente. Secondo le testimonianze raccolte ad essere coinvolti” spiega Piera Ruffini, capogruppo dell’opposizione, “sono molti cittadini che hanno posizioni regolari e quindi perfettamente adempienti nel pagamento del tributo oggetto di ricognizione”.

“E’ lo sconcerto registrato in questi giorni a preoccuparci dal momento che molti anziani, pur essendo sicuri di aver corrisposto gli importi dovuti, non sono in grado di esibire le ricevute di pagamento (specie per gli anni più lontani) e pertanto costretti a rivolgersi agli Uffici, a pagare nuovamente quanto richiesto o a presentare istanza di rateizzazione, in caso di difficoltà”.

“L’attuale amministrazione che tace sulla gravità di talune vicende e che non convoca sedute di Consiglio comunale da dicembre dello scorso anno per l’evidente inoperosità, nonostante l’esaltazione per alcuni interventi di natura ordinaria come la realizzazione dei nuovi loculi (pagati nel 2017 e opera improrogabile da ritenersi prioritaria al momento dell’insediamento) ci dia informazioni sulle trasmissioni di tali accertamenti”.

“Chiediamo indicazioni sul mancato aggiornamento della banca dati del Comune di coloro che hanno regolarmente versato la Tari, su come il servizio di accertamento sia stato affidato ad una società terza a pagamento o svolto d’ufficio e soprattutto perché tali verifiche indistinte sugli ultimi 5 anni non potevano essere distribuite diversamente nel corso del tempo senza gravare troppo sulle famiglie chiamate ad un onere della prova che poteva essere decisamente evitato”.