Visita tradizionale, questa mattina, alla Casa di Riposo ‘G. De Benedictis’ del sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, assieme al Vescovo della Diocesi, Lorenzo Leuzzi. “È un segnale che si rinnova – sostiene D’Alberto – che non vuole essere una visita di routine, quasi un appuntamento obbligato, ma tutt’altro”.
Un appuntamento che vuol far avvertire il senso di vicinanza delle istituzioni, sia sotto l’aspetto laico che religioso, che si manifesta con forza verso i soggetti più deboli, gli anziani, per i quali il contatto è fondamentale, così come per tutti i soggetti deboli; un appuntamento che vuole anche dare un segnale importante: “Li abbiamo stretti in un abbraccio forte – sottolinea ancora Gianguido D’Alberto – l’abbraccio di tutta la città con l’augurio di un buon anno, di una buona vita”.
Il sindaco ha colto l’occasione per salutare e ringraziare tutti coloro che sostengono la struttura, la ASP (Azienda pubblica di assistenza alla persona): personale medico, le cooperative, gli operatori che quotidianamente vivono la comunità e la sorreggono con grande senso di vicinanza, professionalità, solidarietà, sebbene in situazione di oggettiva difficoltà.
Così, nel dialogo con l’attuale governance in fase di prorogatio, il primo cittadino ha rimarcato la necessità di un potenziamento dell’attenzione nei confronti di tutte le ASP: “È necessario rivedere la legge del 2011 – sostiene – una legge che ha costruito e strutturato le ASP secondo una logica meramente manageriale, riducendo il sostegno pubblico. Non dobbiamo dimenticare che oggi la ASP ha 440 utenti ed è di fatto una azienda ospedaliera a tutti gli effetti; questo sta a significare che svolge un’attività a carattere socio sanitario di straordinaria importanza. Ecco perché non si può reggere solo ed esclusivamente sulle rette che giustamente sono ridotte, ma deve incentrarsi su una politica che, proprio perché i contributi degli assistiti sono ridotti, deve essere accompagnata da un adeguato sostegno pubblico”.