“Il risultato, che torno a sottolineare, è quello della paralisi del traffico perché, oltre alle automobili dei dipendenti comunali, a quelle degli amministratori comunali e a quelle degli utenti degli uffici comunali, si sono purtroppo aggiunte le numerose auto di tutti coloro che si recano al centro vaccinale, sia perché vi lavorano e sia perché debbono vaccinarsi o accompagnano i vaccinandi. La situazione rende ostaggio l’intero quartiere, essendo per i residenti un’impresa impossibile spostarsi in entrata o in uscita, con l’ulteriore aggravio dei nuovi utenti della zona commerciale appena insediatasi sempre alla Gammarana. Con il sopraggiungere dell’inverno, inoltre, la situazione si fa ancora più grave per la cronica carenza di parcheggi, oramai del tutto insufficienti per il carico di utenza, cui si aggiunge la difficoltà viaria delle strade strette e a senso unico, nonché senza uscita, che caratterizzano la zona, già oberata dalla presenza di centri sanitari quali laboratori di analisi e studi associati di pediatria territoriale, i quali con la stagione fredda subiscono un’inevitabile aumento degli utenti”.
E conclude: “Pertanto, nel ribadire l’oggettiva e assoluta inopportunità di ubicare in loco l’Hub vaccinale della ASL, per responsabilità di una poco avveduta Amministrazione comunale, torno a chiedere che la Direzione dell’Azienda Sanitaria provveda con urgenza a ripensare la collocazione del centro vaccinale – cui peraltro accedono anche molti cittadini dei comuni limitrofi – in un luogo più consono alla fluidità del traffico e alla capienza dei parcheggi. Dispiace dover constatare che il sindaco, invece di fare mea culpa per aver messo incautamente a disposizione il plesso del Parco della scienza in luogo di altre ubicazioni maggiormente efficienti, come ad esempio il Palazzetto dello sport di Scapriano (dotato anche di amplissimi parcheggi), continui a negare le proprie responsabilità, denunciando a sua volta che la “pressione sulla struttura è insostenibile” e chiedendo “l’apertura di altri hub organizzati sul territorio provinciale”. Purtroppo non è gettando la croce addosso agli altri che si risolvono i problemi, bensì prendendo le decisioni giuste e, quando si fanno errori, chiedendo scusa e rimediando nel più breve tempo possibile attraverso decisioni migliori”.
