“La questione è tutt’altro che semplice – sostiene ancora D’Alberto – ed è evidente che il problema esista. Un problema oggettivo e di idoneità degli spazi presso i quali si svolge l’attività di piccola chirurgia che, anche a seguito di verifiche effettuate dagli organi competenti, attualmente viene effettuata in situazioni di non adeguatezza che appunto richiedono interventi correttivi per tutelare il diritto alla salute, che di questo che si parla”.
Il sindaco rimarca che la vicenda va approfondita e per questa ragione chiede conto all’azienda sanitaria sui tentativi messi in campo per risolvere il problema prima di arrivare alla decisione del trasferimento; un trasferimento che, in ogni caso, secondo quanto indicato nella relativa delibera, sarebbe temporaneo e a decorrere dal prossimo 1° settembre. “Qui non si gioca una questione campanilistica – sottolinea il sindaco D’Alberto – non c’è una difesa aprioristica del territorio ma bisogna capire cosa è stato fatto per evitare che ci fosse il trasferimento, tra l’altro annunciato come temporaneo ma con modalità che lasciano pensare ad un passaggio definitivo. Se così è nelle intenzioni della dirigenza ASL, si abbia il coraggio o perlomeno l’onestà intellettuale di dirlo”.
Il presidente del Comitato Ristretto dei Sindaci, dichiara la forte contrarietà a tale ipotesi: “Io credo che, visto che si parla del 1° settembre, c’è tutto il tempo per trovare soluzioni correttive per ottimizzare gli spazi ed evitare questa inappropriata decisione; anche perché, da quanto abbiamo appreso, c’è anche la disposizione normativa che stabilisce che la piccola chirurgia resti in prossimità dell’anestesia. In realtà, nel nostro sopralluogo, abbiamo riscontrato che c’è la possibilità di ottimizzare gli spazi e rendere la piccola chirurgia uno spazio autonomo. Non vorrei che si mettano in campo scelte estemporanee, come avvenuto in passato, o dettate da finalità politiche del momento – afferma ancora il sindaco di Teramo – che in realtà rischiano di compromettere la visione organica della riqualificazione ospedaliera. Abbiamo per questo invitato l’assessore Nicoletta Verì ad una delle prossime riunioni del Comitato dei Sindaci, e a lei chiederemo di illustrare la visione che la nuova Giunta Regionale ha del riordino ospedaliero. Per quanto ci riguarda, questo non può che passare per un miglioramento della qualità che tenga il presidio ospedaliero di Teramo al centro, e con forza ribadiremo la nostra posizione. In ogni caso, l’incontro con l’assessore Verì, sarà l’occasione anche per porre il problema del trasferimento della piccola chirurgia, ricordando che non è l’unica questione all’ordine del giorno, non di primaria importanza rispetto ad altre, ed è necessario invertire la rotta e dare alla visione e alla operatività della sanità regionale, strategia e lungimiranza”.