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Politica Teramo

Ponte sul Vomano, accesso agli atti di Bracco

Un’istanza di accesso agli atti relativa all’appalto per la realizzazione del nuovo ponte sul fiume Vomano. E’ l’atto amministrativo che il Consigliere regionale di Sinistra Italiana Leandro Bracco si appresta a presentare allo scopo di fare piena luce su una vicenda per la quale la Regione Abruzzo ha messo sul tavolo della Provincia di Teramo la cifra di 6 milioni di euro.

Una vicenda per la quale, secondo Bracco “esistono alcuni aspetti non completamente limpidi che devono essere quanto prima chiariti al fine di evitare in un secondo tempo ulteriori esborsi di denaro pubblico”.

“Da pochi giorni – spiega Bracco – è stato firmato il contratto per la realizzazione del nuovo ponte sul fiume Vomano. Sarà un’opera di estrema rilevanza in quanto collegherà i Comuni teramani di Castellalto e Cellino Attanasio”.

“L’appalto per la costruzione del nuovo tracciato stradale – osserva il Consigliere regionale – vede proprio nel nuovo ponte un’opera strategica che andrà a migliorare la viabilità delle opposte sponde del Vomano con concreti benefici per le popolazioni residenti. L’investimento complessivo si attesta su una cifra di poco inferiore ai 5,9 milioni di euro e i fondi sono stati stanziati dalla Regione Abruzzo. Da fonti giornalistiche sono però venuto a conoscenza che il raggruppamento di imprese che si è aggiudicato l’appalto realizzerà un ponte lungo 80 metri che andrà ad attraversare il fiume Vomano in un tratto caratterizzato da consistenti fenomeni erosivi e non già un ponte lungo 115 metri come reso noto nel 2015 dalla Provincia di Teramo quando fu bandito l’appalto che si fondava su una progettazione preliminare che metteva a gara sia proprio la progettazione che la realizzazione dei lavori”.

“Appare, pertanto, quanto mai opportuno – evidenzia Bracco – prendere visione delle progettazioni ufficiali allo scopo di verificare se le scelte tecniche siano innanzitutto congruenti con il primario interesse pubblico della sicurezza. Inoltre sarà basilare appurare la circostanza secondo la quale le opere di contenimento del fiume e di prevenzione dei fenomeni sia erosivi che di dissesto idrogeologico siano state previste e, se sì, in quale misura. Inoltre bisognerà accertare se sia stata posta oppure no la massima attenzione alla prevenzione di ipotetici problemi all’infrastruttura viaria anche nell’ottica di scongiurare l’eventuale realizzazione di opere di manutenzione che si dovessero rendere necessarie per ovviare a carenze progettuali”.

“Nell’ottica della trasparenza dei processi decisionali, della collaborazione istituzionale e soprattutto di parsimonia e lungimiranza nell’utilizzo di denaro pubblico – conclude Leandro Bracco – sono fermamente convinto che la mia istanza di accesso agli atti sia un atto dovuto”.