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Teramo, nuovo ospedale: “La Asl vuole solo privatizzare e svuotare la città”

“I cittadini devono sapere con chiarezza quello che ha in mente la ASL di Teramo: privatizzare l’ospedale e svuotare ulteriormente la città di Teramo”. A dirlo il deputato del Movimento 5 Stelle, Fabio Berardini, che risponde così al direttore generale della Asl ed alla conferenza di ieri, in cui è stata sostanzialmente bocciata l’area del Mazzini per la nuova struttura.

“Sì perché project financing per un nuovo ospedale significa consentire ad un privato di speculare sulla nostra sanità. Punto. Resto convinto che la costruzione di un nuovo ospedale si possa fare attraverso i fondi messi a disposizione dallo Stato con l’aggiunta di un mutuo, ad esempio con Cassa Depositi e Prestiti. La sanità deve restare pubblica! Ciò che ha riferito in conferenza stampa il direttore Di Giosia non ci convince. Si parla di trasparenza e condivisione quando, al contrario, si sta adottando una procedura di project financing che elimina totalmente proprio la trasparenza e la condivisione”, prosegue la nota del deputato del Movimento 5 Stelle.

“L’area del Mazzini non può essere esclusa secondo opinioni personali, ci vogliono i documenti. Inoltre, secondo l’opinione personale dell’autorevole Direttore Di Giosia, l’area del Mazzini non sarebbe idonea per ospitare un nuovo ospedale. Peccato però che la ASL non abbia commissionato nessuno studio approfondito per verificare la qualità dell’area del Mazzini. Dal mio punto di vista è sbagliato inseguire solamente le proposte che arrivano da Ditte che hanno come unico intento la speculazione. Al contrario, dovrebbe essere proprio la ASL a valutare la migliore area, con dati e precisi studi alla mano. Da qui, discendono una serie di interrogati:Perché dovremmo togliere l’Ospedale da Villa Mosca, un’area già pronta ed urbanizzata? Perché dovremmo costruire il nuovo ospedale in una nuova area priva di collegamenti e di altre opere di urbanizzazione così da causare un enorme aggravio di costi per rifare tutto da capo? Perché dovremmo abbandonare un’area in cui è già stato costruito un enorme parcheggio? Perché insistere sul Project financing quando non solo la ASL non è stata in grado di gestirlo per la costruzione del parcheggio del Mazzini ma, inoltre, la Corte dei Conti li ha bocciati per la costruzione di opere che non generano flussi di cassa come gli ospedali? Perché la Regione Abruzzo tace completamente su questa vicenda?”, continua Berardini.

“In qualità di parlamentare della Repubblica, in data 5 agosto 2020, ho presentato formale istanza di accesso agli atti alla ASL di Teramo ma, ad oggi, non è seguita alcuna risposta formale. Nessun progetto ci è stato consegnato né gli atti della ASL con i quali vengono respinte le precedenti proposte di Project financing pervenute. Nella giornata di ieri si è riunito il coordinamento dei comitati di quartiere ed insieme a loro continueremo la battaglia del no alla privatizzazione del nuovo ospedale di Teramo. Insieme ai comitati di quartiere torneremo in piazza a raccogliere le firme contro la privatizzazione del nuovo ospedale e organizzeremo un convegno informativo per la cittadinanza con diversi esperti in materia, conclude Berardini.