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Teramo, nuovo ospedale. Cipolletti ironizza su D’Alberto: “Esperto in materia, chiarisca il sito”

Il consigliere regionale Marco Cipolletti risponde al sindaco Gianguido D’Alberto sulla tematica del nuovo ospedale.

“In quanto chiamato in causa, con stile e tatto istituzionale, unitamente all’umiltà che lo contraddistingue, ha ritenuto di intervenire sul tema, dando dimostrazione di insospettati livelli di competenza e conoscenza della particolare materia sanitaria – ha sottolineato Cipolletti – Egli, infatti, da vero “esperto” ammantato da una “visione chiara e lucida” si è speso a fornirci una sorta di lectio magistralis di particolare rilevanza e livello tecnico, dimostrando, così, di essere dotato di notevoli competenze in materia sanitaria, con particolare riguardo alla Rete Ospedaliera e alla Rete Territoriale. Che fosse dotato di bravura lo sospettavo, ma non in forma tanto elevata. Per un prossimo futuro non mi sorprenderei qualora lo stesso sindaco venisse nominato esperto del Ministro della Salute nella materia della programmazione sanitaria, con particolare riferimento alla realizzazione delle linee guida nazionali inerenti gli obblighi da osservarsi per la integrazione socio-sanitaria con i sistemi regionali”.

E ancora: “Alla luce dei tentativi sin qui esperiti, per fortuna tutti andati a vuoto, per delocalizzare il Mazzini in improbabili, inadatti ed incompatibili siti (in zone umide alluvionali, in prossimità del fiume Tordino), ed anche in ragione dei gravi e numerosi rilievi operati dalla Sezione abruzzese della Corte dei Conti in merito alle attività gestionali della ASL di Teramo, ritengo che il sindaco avrebbe dovuto esercitare i poteri e le prerogative di appartenenza con maggiore consapevolezza ed autorevolezza nell’interesse della Comunità amministrata e della salvaguardia dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), al fine di assicurarsi che fossero fornite ai cittadini teramani tutte le prestazioni ed i servizi sanitari dovuti. Un sindaco meno distratto, forse, ancor prima di me, avrebbe dovuto proporre le stesse critiche e le medesime osservazioni e resa edotta la cittadinanza circa le criticità rilevate dalla Giurisdizione Contabile. Ma, tant’é. A Teramo vi sono molti consiglieri comunali, moltissimi cittadini, evidentemente preoccupati dell’evolversi della questione “ospedale”, nonché diverse organizzazioni di più persone che costituiscono un patrimonio di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale (comitati civici, associazioni culturali), che ancora oggi sono orientati a commettere gli stessi errori di valutazione e le medesime confusioni che mi sono state contestate, auspico che il sindaco di Teramo voglia convocare un consiglio comunale straordinario aperto, con all’ordine del giorno “Ospedale Civile di Teramo, quali prospettive”. In tale contesto, l’esperto sindaco avrà modo di esplicitare le competenze acquisite nella particolare materia e sfoggiare tutto lo scibile in suo possesso, affinché possa essere di apprendimento e di conoscenza a favore dei tanti ed ancora ignari cittadini”.

E conclude: “Inoltre, una volta per tutte, in ragione che la pianificazione urbanistica è il punto fondamentale di tutte le attività dell’amministrazione comunale, lo stesso sindaco voglia esercitare le prerogative di competenza e fornire le necessarie indicazioni circa il sito prescelto dal Comune di Teramo, e cioè dire:se intende individuare il sito di Fiumicino di S.Nicolò a Tordino; se intende individuare l’attuale zona ospedaliera di “Villa Mosca”; se, invece, intende individuare la zona in quel di “Casalena”, ovvero in qualsiasi altra zona ritenuta idonea”.