“Il segretario comunale del PD Speca nonché consigliere comunale ha trasmesso oggi agli organi di stampa i documenti e i pareri dell’Ersi sul bilancio del Ruzzo con la precisazione che la trasmissione doveva avvenire in forma anonima e non a suo nome o a nome del PD”. A dirlo il consigliere comunale, Mario Cozzi, che diffonde anche lo screenshot inerente la richiesta.
“Questo modo di fare che ci permettiamo di definire ipocrita e tipico del PD e della maggioranza del sindaco D’Alberto, non si confa’ ad una società per azioni ne’ ad un Comune capoluogo, quanto piuttosto alla più sgangherata delle pro loco. Che il PD dopo quello che ha combinato nella gestione del Ruzzo in passato ed anche presso la società acquedottistica della provincia di Pescara, pensi ancora di poter dare lezioni ad altri su come si gestisce un consorzio acquedottistico fa sorridere. Che la giunta d’Alberto pensi di dare lezioni su come si gestisce una partecipata dopo il nulla cosmico di questi due anni sulla Teramo ambiente, società davvero a rischio a causa della inazione del Comune di Teramo socio al 49%, questo si davvero preoccupa e lascia sconcertati. Due anni di governo della città di Teramo dei quali si ricorda solo la polemica permanente contro tutti gli organismi sovracomunali ed il nulla condito dal niente nell’azione amministrativa”.
“Quanto al Ruzzo, dopo un anno di lagna sulle bollette a loro dire troppo care, si sono beccati il giudizio sia dell’ente di controllo che di cittadinanzaattiva i quali hanno chiarito che le bollette sono basse, anzi, tra le più basse. Oggi sostengono che gli stipendi di 280 dipendenti costino circa quarantamila euro al giorno: dobbiamo pensare che vorrebbero sottopagare i dipendenti rispetto a quanto previsto dai contratti collettivi nazionali? O dovremmo dirgli che, come giusto che sia, il Comune di Teramo paga stipendi per 50.000 al giorno? D’Alberto ed il Pd la smettano, tanto l’abbiamo capito tutti: quando non sai fare non ti resta che parlare e criticare gli altri”.
Nota a margine: a Cityrumors.it, seppur di recente di nuovo chiesto di essere inseriti nella lista broadcast degli organi di stampa, non è arrivato da Massimo Speca nessun documento inerente la Ruzzo Reti.