Frattura nel Partito Comunista di Teramo che comunica la propria uscita dal partito di Marco Rizzo di “tutti gli attuali iscritti, militanti e dirigenti, della Sezione cittadina e della Federazione provinciale di Teramo”.
“La decisione è stata discussa ed approvata all’unanimità – dicono Mario Ferzetti, Mirko De Berardinis e tutti gli ex militanti – Usciamo tutti dopo aver espresso la nostra totale contrarietà alle nuove norme sul tesseramento, volute dal Comitato Centrale, che impongono per l’adesione al Partito il pagamento obbligatorio di quote mensili, che riteniamo troppo elevate”.
“Un finanziamento – proseguono – con scadenze fisse anche per disoccupati, studenti, pensionati, precari ed operai. Nettamente contrario, a nostro avviso, al principio marxista “ciascuno dà secondo le sue possibilità”, che da sempre regola la militanza nei partiti comunisti. Tutti i compagni fuorusciti hanno espresso la comune volontà di proseguire insieme il positivo percorso di impegno politico e culturale portato avanti finora sul territorio, terminato per una causa inaccettabile, non imputabile ai sottoscritti. Pertanto, nelle prossime settimane, saranno discusse e valutate collettivamente le future modalità d’azione”.