Il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale, Umberto D’Annuntiis, risponde all’assessore del Comune di Teramo, Maurizio Verna, sul trasporto pubblico locale.
“Innanzitutto la ripartizione chilometrica risale ad una Delibera di Consiglio Regionale del 1998; da allora in poi, considerando anche la costante diminuzione di risorse nei trasferimenti statali, la proporzione stabilita tra i Comuni risulta di fatto inalterata. Non mi risulta, poi, che la precedente Giunta Regionale abbia mai valutato e ritenuto di adottare provvedimenti correttivi, rappresentati ora dal Comune di Teramo – dice – L’ attuale Giunta Regionale si è fatta carico di avviare la complessa attuazione della riforma del Trasporto Pubblico Locale in stallo da troppo tempo e che era stata completamente disattesa e accantonata, probabilmente per confort politico, dalla giunta D’Alfonso”.
E ancora: “Una diversa ripartizione dei km assegnati e delle risorse riferite ai comuni capoluogo dovrà tener conto di molti indicatori, tra i quali anche quello della densità abitativa (indicatore di rilevante importanza in quanto strettamente legato all’utilizzo e al riempimento dei mezzi), mettendo da parte aspetti “campanilistici” che poco hanno di costruttivo. I comuni capoluogo sono titolari della funzione inerente il trasporto urbano e quindi dell’affidamento dei servizi di trasporto locale della propria rete urbana, della stipula dei contratti di servizio, dell’erogazione dei corrispettivi, della vigilanza sul rispetto degli obblighi contrattuali e l’irrogazione delle sanzioni in caso di inadempimento e del controllo della sicurezza e della regolarità del servizio di trasporto su strada. Dunque, da molti anni, le risorse trasferite a ciascun comune sono completamente svincolate dalla logica dell’attribuzione chilometrica. Preciso, infine, che alla luce di quelle che sono le risorse disponibili e che vengono trasferite in diminuzione da parte dello Stato, questa Giunta Regionale sta concentrando i propri sforzi nel riformare il trasporto pubblico locale, puntando a garantire un’offerta di servizi calibrata sulle reali necessità di mobilità attraverso anche la razionalizzazione di tutti quegli sprechi che ad oggi rendono non completamente efficiente il nostro sistema di trasporto pubblico”.