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Teramo, collegio sindacale Ruzzo: tutte le reazioni

Teramo. Si è tenuta questa mattina, da remoto, l’Assemblea dei soci della Ruzzo Reti per rinnovare il Collegio sindacale.

Alla votazione il sindaco di Montorio, Fabio Altitonante (oltre al sindaco di Teramo), non ha partecipato.

“L’acqua pubblica è un bene di tutti. È sbagliato farne questioni di potere, soprattutto sulla scelta del Collegio Sindacale, che è un organo di garanzia e controllo, dove le scelte dovrebbero essere prese all’unanimità o quasi”, ha commentato il sindaco di Montorio al Vomano a margine della votazione. Il Comune di Montorio ha scelto di non partecipare al voto per tre ragioni. “Uno: trasparenza. È un errore politico che l’organo di governo della Ruzzo Reti – o chi per esso – guidi il voto per scegliersi il proprio controllore (cioè il Collegio Sindacale). Oggi i Sindaci della provincia di Teramo sono usciti dall’assemblea spaccati in due. I Comuni, unici soci della Ruzzo Reti, devono essere i veri protagonisti, a garanzia di un servizio realmente pubblico, che sia di tutti e non di pochi. Due: bollette. La gestione della Ruzzo Reti ha un impatto economico e sociale sul nostro territorio. Nonostante le tariffe della Ruzzo Reti oggi siano tra le più alte d’Italia e rischino di esplodere, l’azienda non dà un servizio adeguato. Oggi una famiglia di 3 persone in provincia di Teramo spende in media 440 euro all’anno (circa 2,01 €/mc), anche più del doppio rispetto a molte altre realtà in Italia. Tre. In questo scenario politico, dove abbiamo dimostrato di saper collaborare tra Sindaci come stiamo facendo per la gestione del Covid, su alcuni temi dobbiamo evitare di innescare guerre teleguidate, in cui a pagare sono i cittadini. Il ruolo della politica è assicurare efficienza, servizi di qualità e tariffe sostenibili”, dice Altitonante. “Ci possono essere divisioni totali, dettate da visioni culturali profondamente diverse, ma le regole del gioco vanno stabilite insieme. Ci vuole una politica che rimetta al centro i cittadini e i loro interessi. Questo è l’unico modello che può riportare la provincia di Teramo ad avere la giusta attenzione da parte dell’azione politica regionale e nazionale. Se non faremo così, il risultato sarà lo stesso ottenuto nella scelta dei collegi elettorali, dove la provincia di Teramo è considerata una nullità”. L’auspicio di Altitonante è “che sui grandi interessi dei cittadini ci possa essere unità”.

Il Pd Teramo contro il Ruzzo: “schiaffo alle regole democratiche”

“Questa mattina si è svolta presso la Ruzzo Reti SpA l’Assemblea dei Soci per la nomina del Collegio Sindacale, organo di controllo e garanzia sulla gestione dell’importante società partecipata, ma nonostante i contatti avuti nei giorni scorsi da tutti i partiti per trovare una quadra tra le varie anime dell’Assemblea stessa, garantendo così la più ampia rappresentanza all’interno di questo organo, non c’è stata la minima volontà da parte dell’attuale governance del Ruzzo di condividere la composizione dello stesso, lasciando di fatto fuori dalla compagine di controllo una platea che rappresenta circa la metà del capitale sociale. Si era prospettata la possibilità anche di un nome condiviso sia per il ruolo di Presidente del Collegio che dei componenti, visto che più nomi tra coloro che avevano presentato la domanda era possibile una condivisione anche dal centrosinistra, ma si è invece deciso, all’ultimo, di tirare dritto con la terna proposta dall’attuale maggioranza in senso alla Ruzzo Reti SpA, alla faccia degli accordi e delle trattative messe responsabilmente in campo per evitare un nuovo scontro in seno all’azienda! Così questa mattina in Assemblea si è deciso, con un accordo centrodestra-Italia Viva, la nomina a Presidente del Collegio Sindacale di Federico Iachini, attuale Presidente della Giulianova Patrimonio e Revisore Unico al BIM Teramo. Con lui sono stati nominati Antonella Coduti e Gianni Mancinelli. Una soluzione che viste le modalità con le quali è stata definita, non poteva essere sostenuta pienamente. Ancora una volta siamo di fronte ad un vero e proprio “schiaffo” dato alle regole democratiche che, per una realtà così importante come appunto la Ruzzo Reti SpA, imporrebbe una maggiore condivisione nelle scelte, soprattutto se si parla di un organo di controllo come è il Collegio Sindacale. Per l’ennesima volta non si è tenuto minimamente conto delle indicazioni che arrivavano da buona parte dei soci, tra i quali anche il sindaco di Montorio al Vomano, nonostante l’atteggiamento responsabile avuto e mostrato. Questa poteva essere l’occasione per una riapertura del dialogo sul futuro di questa importante società partecipata, ma si è preferito optare per l’ennesima prova di forza e di arroganza nei confronti del territorio”.

Il Sindaco di Giulianova sostiene il Ruzzo: “Collegio sindacale eletto a maggioranza assoluta”.

“Sono davvero sorpreso ed amareggiato, e con me tanti altri colleghi sindaci, per l’atteggiamento e le solite stucchevoli polemiche che si continuano ad agitare nei confronti della Ruzzo Reti spa. Oggi abbiamo eletto, con il 54% delle quote, ovvero a maggioranza assoluta, il collegio sindacale, scegliendo professionisti di livello e pure estranei all’agone politico per storie personali, ammesso che questo potesse essere un tema. Spiace davvero che il Sindaco di Teramo e quello di Montorio, in piena solitudine, abbiano attivato una tale polemica, posto che la loro posizione, che rappresentava solo il 13% del capitale sociale, non è riuscita neanche a raggiungere la quota del venti per cento, necessaria per Statuto affinché una proposta possa essere ammessa a votazione. Tra l’altro, il nominativo da loro proposto e’ stato comunque inserito tra quelli dei revisori supplenti. La cosa che più mi ha disorientato e’ stata, tuttavia, la dichiarazione in assemblea del Sindaco Altitonante, che si lamentava del mancato coinvolgimento dei partiti. Siamo dunque passati dal demagogico “fuori la politica dal Ruzzo” al “ripristiniamo la partitocrazia al Ruzzo”. Fortunatamente, ancora una volta, la larga maggioranza dei sindaci, sia di destra, sia civici che di sinistra, ha dimostrato libertà di autodeterminazione, di scelta e capacità decisionale, ed ancora una volta con numeri tanto democratici quanto indiscutibili. Ora ci sarà dunque un ottimo collegio sindacale, così come è stato anche per il precedente triennio, il servizio continuerà a migliorare, e le tariffe continueranno ad essere tra le più basse in Italia, con la speranza che cessino piccole questioni di bottega o di visibilità personale”.