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Politica Teramo

Teramo, “Bando per le periferie”: si blocca il progetto per consentire riqualificazioni e nuove realizzazioni

Tornano ad aprirsi le prospettive del “Bando per le periferie”. Il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto ha infatti firmato, insieme al Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri Roberto Chieppa, la convenzione di modifica del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, accordo che di fatto riconsegna alle città metropolitane e ai Comuni capoluogo i fondi per l’attuazione di interventi di riqualificazione urbana. 

Come noto, nella finanziaria approvata dal Governo, il programma era stato praticamente cancellato, suscitando di conseguenza non pochi generali malumori, legati alle attese che la programmazione aveva alimentato per il recupero e il rilancio di spazi urbani in degrado.

Ora, grazie soprattutto all’attività dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che si è fatta interprete delle rivendicazioni espresse dalle città metropolitane e dai Comuni capoluogo interessati avviando una specifica attività di intermediazione con il Governo, è stata appunto formulata la convenzione che sancisce il ritorno al finanziamento dei programmi.

In particolare, a Teramo l’accordo rende possibile il recupero dei progetti che interessano alcune aree della città  per le quali appare ineludibile un intervento. In termini generali, la progettazione interessa il recupero e la riqualificazione dell’area dell’ex stadio e di quella del Piazzale antistante la Stazione ferroviaria, la realizzazione di una pista ciclopedonale che dal centro storico si ricolleghi a quella della Gammarana, la ristrutturazione delle case Ater di Via Arno con la contestuale realizzazione di un sovrappasso in via Po. Per tali interventi è previsto uno stanziamento complessivo di circa 18 milioni di euro, 15 dei quali dal Programma ora rifinanziato e gli altri da contribuzioni degli enti che collaborano con il Comune per i rispettivi interventi: Ferrovie dello Stato e Ater.

I termini della convenzione non chiariscono però nel dettaglio le modalità e gli impegni concreti per l’erogazione dei contributi. In particolare non è chiaro se i Comuni sono chiamati ad anticipare le somme necessarie con successivo rimborso da parte dello Stato, evenienza questa che apre prospettive non positive viste le condizioni delle casse degli enti locali.

Proprio per questa ragione, il sindaco D’Alberto nelle prossime settimane si recherà a Roma per un confronto con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal quale valutare gli  elementi di concretezza e fattibilità dell’accordo,  rappresentando le reali disponibilità  e capacità operative dei Comuni e misurando quindi le reali intenzioni del Governo.