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Politica Teramo

Teramo, è bagarre in consiglio provinciale per l’approvazione del bilancio

Il Consiglio provinciale, dopo l’Assemblea dei sindaci che si è svolta questa mattina, ha approvato definitivamente il bilancio preventivo 2018 con i 6 voti favorevoli della maggioranza e i 3 contrari della minoranza (Severino Serrani, Domenico Pavone e Federico Agostinelli).

L’Assemblea dei sindaci (29 presenti) si è espressa sul Bilancio di previsione con 21 voti favorevoli (Bellante, Castel Castagna, Castellalto, Castelli, Castiglione Messer Raimondo, Cellino Attanasio, Cermignano, Controguerra, Colonnella, Cortino, Crognaleto, Giulianova, Montefino, Morro d’Oro, Mosciano, Pietracamela, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Torricella, Tossicia, Valle Castellana) 5 contrari (Tortoreto, Corropoli, Sant’Egidio alla Vibrata, Campli, Penna Sant’Andrea) e 3 astenuti (Teramo, Nereto e Martinsicuro).

In apertura dei lavori del Consiglio Severino Serrani e Federico Agostinelli hanno sollevato una questione di diritto sostenendo che, sulla base della legge e dello Staturo dell’ente, l’Assemblea non: “ha espresso un parere favorevole in quanto, pur se validamente costituita, la maggioranza del voto dei presenti non rappresenta la maggioranza qualificata della popolazione e i requisiti devono essere rispettati entrambi”.

“La norma è contraddittoria – secondo il presidente Renzo Di Sabatino – il dato politico è che la stragrande maggioranza dei Sindaci si è espressa favorevolmente tenuto anche conto che i Comuni commissariati, rappresentati da funzionari del Governo, si sono ovviamente astenuti”.

Nel merito dell’Assemblea, fra le posizioni contrarie, quelle del consigliere Federico Agostinelli (in rappresentanza del Comune di Campli) che ha ribadito la posizione negativa, già espressa in Consiglio, sulla pianta organica e in particolare sulla decisione dell’amministrazione di procedere “all’assunzione di un dirigente tecnico”. Di Sabatino, a questo proposito, ha precisato che non si tratta: “di un’assunzione ma di un incarico a tempo determinato e non sono nemmeno certo ci siano i fondi. Una cosa, invece, è certa: i settori tecnici, scuole e strade, sono al centro dell’attività dell’ente, non sono diretti da un tecnico e sono accorpati sotto un’unica dirigenza: una situazione che rischia di ingolfare l’attività a tutto discapito della realizzazione delle opere proprio ora che abbiamo una mole di investimenti da trasformare al più presto in servizi ai cittadini”. Critico il sindaco di Corropoli, Umberto De Annuntiis, perché, fra le altre cose, sul Piano delle opere pubbliche: “non ci sarebbero tutte le coperture, non c’è chiarezza sulle opere del Masterplan e chiediamo che vengano dettagliate le schede”.