Silvi. Nulla di concreto è stato fatto dall’amministrazione comunale in questo periodo di emergenza e nessuna considerazione delle proposte avanzate dalle opposizioni in seno al consiglio comunale di Silvi. E’ quello che lamenta il consigliere di minoranza Vito Partipilo che conta le richieste avanzate dall’inizio della crisi: 15 proposte e zero azioni di sostegno alle attività e famiglie da parte del Comune di Silvi.
“Se togliamo gli interventi relativi ai buoni spesa – oltre 128 mila euro dati dal governo, spesi con criteri rivedibili e discutibili dal comune che ancora oggi non placano le critiche da parte di molti cittadini rimasti fuori dalle assegnazioni; nulla è stato fino ad ora di concreto realizzato e materializzato da parte dell’amministrazione comunale”, ribadisce Partipilo a nome di tutta l’opposizione in consiglio. “Inoltre molti interventi, previsti dal decreto rilancio, non possono neanche essere recepiti e messi a disposizione, in quanto l’amministrazione targata Lega non ancora approva il bilancio consuntivo del 2019 e gli interventi finanziari hanno necessità di essere inseriti nel bilancio di previsione relativo al 2020. Praticamente un anno indietro rispetto a tutto con la necessità di dover intervenire e presto, prima che a settembre la situazione diventi ancora più drammatica rispetto a quello che è lo scenario odierno”.
“Abbiamo interessato il neo Prefetto di Teramo, visto che nello scorso consiglio comunale del 22 aprile, appellandosi ad un mero e insignificante cavillo burocratico, non sono state ammesse alla discussione importanti azioni e mozioni che avrebbero oggi permesso all’ente di poter in maniera condivisa e congiunta determinare azioni oggettive, quali: annullamento della tassa del suolo pubblico (che puntualmente è arrivata tra gli interventi indispensabili e imprescindibili per le attività), la rimodulazione delle tariffe Tari e l’azzeramento per la tassa sui rifiuti nei periodi di chiusura delle attività. Parcheggi a pagamento, tassa di soggiorno e destinazione e creazione di fondi a sostegno delle famiglie. Indispensabile inoltre la sospensione dei mutui a carico all’ente che permetterebbe di avere immediata liquidità per poter intervenire celermente in vista di quella che, oltre ad essere una stagione turistica, e un vero è proprio salvagente per quasi tutte le attività commerciali di Silvi, già duramente messe alla prova dall’emergenza tir di inizio anno. Ad oggi il comune è intervenuto per la sospensione del solo mutuo verso istituti privati, per un importo di circa 70 mila euro ma ancora non lo fa con la cassa deposito e prestiti per un totale di almeno altri 250-300 mila euro, che potrebbero essere immediatamente reinvestiti in forme di sostegno”.
E conclude: “Chiediamo che le azioni vengano presto concretizzate, lo chiediamo da mesi e mentre tutti gli altri comuni si stanno organizzando, noi assistiamo ad una amministrazione totalmente ferma, che provvede alla assegnazioni di risorse per la digitalizzazione dell’archivio, per un importo pari a oltre 50 mila euro, alla digitalizzazione delle ricette farmaceutiche per oltre venti mila euro, alla assegnazione di incarichi per progettazioni per importi superiori a cinquantamila euro per opere che non saranno mai realizzate e poi non interviene sui reali e necessari problemi della città”.