Silvi. “Ho letto – ha dichiarato il sindaco di Silvi Andrea Scordella – l’intervento del consigliere Partipilo, a margine della mia nota e ne sono rimasto sorpreso. Il consigliere di Democratici per Silvi esordisce criticando la mia iniziativa di rivalsa nei confronti di Autostrade della quale dice “che ha già dimostrato di non fregarsene più di tanto di Silvi e delle sue strade” e, poi, però auspica “che il solo rifacimento dell’asfalto non sia un contentino per i danni economici, ambientali e psicofisici…”. Nello stesso tempo Partipilo suggerisce di chiedere “al ministero delle Infrastrutture un indennizzo, cosa che lo stesso ministro si era reso disponibile a riconoscere, piuttosto che bussare cassa a un privato…”.
“In merito”, puntualizza Scordella, “è bene chiarire che Autostrade si è mossa perché da me fortemente sollecitata e ha comunicato, già a gennaio, che ripristinerà il manto stradale della SS16. Per quanto riguarda il presunto ristoro dei danni ai privati e al Comune che il Ministro si sarebbe reso, come dichiarato da Partipilo “disponibile a riconoscere”, sono pronto ad accogliere e a sostenere una richiesta di risarcimento danni sottoscritta dal consigliere di minoranza al Ministro delle Infrastrutture, che è del suo stesso colore politico. Per quanto mi riguarda io posso dire di aver ottenuto la prima delle richieste di risarcimento che ho avanzato ad Autostrade Spa. Aspetto e sono curioso di vedere se anche chi ha criticato la mia iniziativa riuscirà a ottenere qualcosa dal suo ministro e dal suo governo”.
Pronta la risposta del consigliere Vito Partipilo: “Non sono tesserato ad alcun partito”. “Il Sindaco perde di vista che il Ministro non è mio ma della Repubblica Italiana, cosi come lui e’ il Sindaco di tutti e non solo di chi gli sta ‘simpatico’”, commenta immediatamente l’ex vice Sindaco di Silvi. “Detto ciò, penso che non serve aggiungere altro. E’ chiaro ed evidente che il Sindaco pensa di poter ‘comandare’ e non governare e confonde il ruolo istituzionale con quello politico, senza alcun tipo di avversione a quelle che sono le sue decisioni e che nulla hanno ad oggi, dopo due anni, portato di concreto alla città. Sfugge anche che io non ho tessere di partito dal 2016 e che a differenza sua non devo rispondere alle segreterie e beghe di partito di turno, ma solo ai cittadini e alle problematiche della città di Silvi e non di Teramo, dove ricopre il ruolo di Commissario della Lega. Fermo restando che tutto ciò che ad oggi Silvi ha ottenuto da questa storia, lo deve al Governo e al Ministro, non di certo a Salvini che dal palco del 16 luglio del 2018 a Silvi è sceso ed è scomparso”.