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Siamo Alba, nasce il movimento civico: proposte per essere l’alternativa

Alba Adriatica. Un contenitore civico, senza nessuna contaminazione di natura politica, che ha nel suo dna alcuni obiettivi ben precisi: aprirsi alla città e alle associazioni.

 

Favorire la partecipazione e il concetto della vera democrazia partecipata e porsi, senza tanti giri di parole, come la vera alternativa all’amministrazione in carica.
Esce allo scoperto Siamo Alba, il movimento civico che ha preso forma nelle scorse settimane e ora è pronto ad aprirsi in maniera concreta alla cittadina. Questa mattina gli animatori del movimento, che guarda in maniera concreta all’appuntamento elettorale del 2023, e si pone come chiara alternativa a chi governa la cittadina, ha presentato il progetto. Allo stato attuale sono stati indicati alcuni portavoce ufficiali (Marco Crescenzi, Marco Pilò, Marina Zu, Bianca Tenerelli, Alessio Marcelli e Lucrezia Rasicci), ma del progetto fanno parte anche Renato Pantoli, Valerio Caserta e Roberta D’Addezio e c’è anche la partecipazione del gruppo consiliare di opposizione, Città Viva. “Crediamo nella partecipazione e in un ruolo attivo delle nuove generazioni”, è stato detto durante la conferenza stampa. Invitiamo a collaborare a tutte le forze moderate della città per un progetto ampio e inclusivo”.

La nascita di Siamo Alba arriva ad un anno dalla scadenza elettorale, e senza voler imitare progetti del passato (il riferimento alla Piazza del 2004), ora il movimento inizierà una campagna di ascolto e di proposta sul territorio.

I temi .”Da tempo Alba Adriatica soffre di un marcato affievolimento di quelle caratteristiche che l’hanno resa una delle più belle realtà locali, essendosi trasformata negli anni dalla cittadina operosa degli artigiani e dei piccoli imprenditori, dei laboratori e delle imprese del turismo a conduzione familiare, in una città troppo spesso silente, con problematiche che hanno seriamente pregiudicato il suo dinamico impianto socio-economico”, si legge nel documento costitutivo del movimento.

Le proposte. Una di quelle più importanti riguarda il settore turistico che poi deve essere indirizzato verso tre direttrici di fondo. Impiantistica sportiva, offerta culturale, con la realizzazione di un auditorium e un cartellone di eventi di riconosciuta qualità, anche con mostre e manifestazioni temporanee capaci anche di essere da richiamo in periodi diversi dalla stagione estiva.

Sicurezza. “Crediamo sia necessario adottare un piano integrato di controllo del territorio che garantisca un’azione di deterrenza 24 ore su 24 e offra una prospettiva di tranquillità per i cittadini ed i turisti, che non può prescindere dal potenziamento del corpo di polizia locale”.

Mobilità sostenibile. Alba Adriatica ha un’orografia totalmente pianeggiante a livello del mare, e per questo motivo rappresenta il luogo ideale per un sistema di mobilità dolce, invertendo il rapporto fra l’attuale centralità del sistema di spostamento automobilistico e la marginalità riservata agli altri mezzi. Rendere Alba Adriatica una città a misura di pedoni e ciclo sostenibile è un obiettivo concreto e facilmente raggiungibile con la creazione di percorsi dedicati e una segnaletica orizzontale e verticale che agevoli in ogni modo le percorrenze e offra le indicazioni di tutti i luoghi cardine (stazione, enti pubblici, servizi essenziali).

“Appare necessario appare valorizzare ogni settore della vita sociale e commerciale, dall’artigianato (che è stato per decenni la spina dorsale della Val Vibrata) all’ ambiente, dal decoro urbano alle politiche di inclusione, creando le condizioni per formare una nuova consapevolezza nelle opinioni e nelle azioni di una comunità intera”.