Si alza il livello dello scontro politico a Sant’Egidio alla luce di un recente provvedimento della giunta municipale che si è opposta al Consiglio di Stato per resistere al pronunciamento del Tar che vede un contenzioso aperto dal padre dell’assessore alla pubblica istruzione e cultura.
La presa di posizione è contenuta in una nota del circolo di Fratelli d’Italia e del gruppo consiliare Risorgi Sant’Egidio, che incalzano anche sul tema delle dimissioni del vicesindaco Medori e dell’assessore Galiffa, di area Pd.
“Nonostante la non restituzione delle deleghe, deridendo politicamente gli eventuali sostituti, a distanza di due settimane, il Sindaco non riesce ancora a far quadrare il cerchio e nominare la nuova gunta, forse anche per problemi legati alla parità di genere e alla pressione esercitata dal PD nel voler a tutti costi nominare un assessore esterno”, si legge nella nota.
“Chiediamo al Sindaco, almeno in questa occasione, di essere almeno questa volta coraggioso, di non cedere ai ricatti, trovare una soluzione rispettando il volere dei cittadini che avevano riposto in lui una fiducia smisurata, man mano scemata degli innumerevoli errori commessi durante i totali quattro anni di mandato fin qui esplicati, quindi portare a termine il percorso amministrativo scongiurando l’arrivo del Commissario Prefettizio creando difficoltà ai nostri cittadini”.