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Roseto, scuola Fedele Romani: “prima il nuovo edificio e poi la demolizione”

Roseto. “Abbiamo il dovere quali amministratori della nostra città, maggioranza e opposizione”, esordisce la consigliera Rosaria Ciancaione capogruppo dei liberi Progressisti, “di realizzare la nuova struttura della scuola media F. Romani, finanziata con i fondi del PNRR per quasi 10 milioni di euro, in modo da arrecare meno disagio possibile alla popolazione scolastica”.

“Come dicevo nella riunione tenutasi nella sala consiliare il 23 marzo scorso con le istituzioni scolastiche, Dirigente e rappresentanti del collegio dei docenti e del consiglio di istituto , occorre lavorare per ottenere dal Ministero dell’Istruzione, la possibilità di invertire le fasi di demolizione e ricostruzione della scuola, così da rispettare in toto il progetto presentato e finanziato, procedendo, in sostanza, prima alla costruzione del nuovo edificio. In tal modo gli studenti potrebbero entrare nelle nuove aule lasciando il vecchio edificio che, a questo punto, potrebbe essere demolito”.

“D’altronde”, continua Ciancaione, “la scelta di costruzione con demolizione non entra nel merito della tempistica ma ha a che fare con un criterio ben preciso, peraltro analizzato puntualmente nella scheda tecnica allegata alla presentazione della candidatura, che corrisponde all’esigenza di raggiungere i livelli prestazionali di un edificio progettato secondo i più innovativi sistemi tecnologici e secondo una filosofia innovativa che l’attuale edificio, nonostante i tanti interventi effettuati in un’ottica di ammodernamento tecnologico, all’avanguardia, comunque, non potrebbe garantire allo stesso livello”.

“Ne parlavo in uno degli ultimi consigli con l’assessore Luciani e nonostante alcuni dubbi, alla fine credo che costruire la scuola in un’area adiacente quella esistente sia la soluzione migliore, tenendo conto che l’intera zona sportiva può essere utilizzata a tale scopo in base al vigente PRG che, come si legge nella scheda tecnica di progetto, all. 2, inquadra l’intera area sportiva, compresa quella su cui insiste l’attuale edificio scolastico, come Sottozona F3 “Attrezzature ed impianti pubblici ovvero aree destinate ad attrezzature di servizio a livello locale, generale e territoriale”.

“Non voglio neppure immaginare cosa potrebbe accadere in caso contrario, con l’ipotesi prospettata di prendere in affitto i locali del Piamarta che, ovviamente, non sarebbero sufficienti, avendo l’attuale scuola F.Romani una superficie di circa 4.000 mq. che ospita oltre 400 ragazzi, con la conseguente necessità di disseminare le aule sul territorio in altre strutture. Una sorta di diaspora peraltro costosa perché gli affitti si pagano, non arrivano gratis. L’amministrazione”, conclude la consigliera, “ha la possibilità di ribaltare la situazione di iniziale criticità per un evidente difetto di comunicazione tra il Comune e l’Istituto comprensivo Roseto 2 e andare avanti con intelligenza onde ottenere dal Ministero ciò che è necessario per costruire la nuova scuola e poi demolire la vecchia”.