“Nel mese di febbraio Il nostro gruppo, dopo la mozione presentata ed approvata per Via Mazzini, riaccende i riflettori sull’annosa vicenda della tari 2018/2019.
Purtroppo anche il PEF 2022 approvato dal consiglio del 29 aprile contiene maggiori costi, soprattutto riferiti allo smaltimento dei rifiuti e ai minori ricavi da CONAI – prosegue la capogruppo – che determinano un aumento delle tariffe TARI di circa il 7 per cento e, a maggior ragione, se da una parte si chiede ai rosetani di far fronte a questo ulteriore aumento a copertura dei costi è doveroso restituire ciò che non è dovuto, oltre al fatto che vada cercata con le attività produttive una via per rientrare nel servizio comunale, abbandonato a seguito degli aumenti tari 2017/2018, così da avere un maggior gettito che andrebbe a calmierare le tariffe delle altre attività.
In consiglio ho ricordato che la precedente amministrazione con disinvoltura, di fronte ad una sentenza chiara, andò a restituire mediante una “compensazione sulla tari 2019” la sola somma di € 30 mila euro invece di ricalcolare le tariffe e restituirne 800.
In sostanza, a distanza di tre anni, la Sentenza del Tar non è stata ancora correttamente applicata ma semplicemente stravolta, così da avere ancora oggi tariffe superiori a quelle dovute, con avvisi di accertamento e ingiunzioni che stanno arrivando nelle case dei rosetani per tari 2018 non pagata anche in questi giorni.
E’ arrivato il momento di restituire alla città ciò di cui ha diritto, e in questo momento tanto difficile dopo la pandemia, con il consistente aumento di gas, luce, acqua e di tutte le materie prime, sarebbe un piccolo ma importante segnale di attenzione verso la nostra Comunità”, conclude la Ciancaione.