Roseto, bagarre politica in maggioranza tra Pd e Italia Viva. Non sta meglio il centrodestra

Roseto degli Abruzzi. Un patto di non belligeranza da qui sino allo scioglimento del Consiglio.

 

A Roseto la maggioranza politica vede il Partito Democratico, che esprime il sindaco Sabatino Di Girolamo, e Italia Viva, rappresentata da alcuni giovani consiglieri che fanno riferimento all’ex parlamentare Tommaso Ginoble, sistemati su fronti completamente opposti. Una situazione da separati in casa che tuttavia porterà alla scadenza del mandato. Il quadro che emerge è assolutamente chiaro: alle prossime elezioni amministrative non ci sarà alcuna possibilità di allearsi.

 

Ciò che è accaduto nell’ultimo Consiglio Comunale, chiamato a discutere e ad approvare il Piano di Assetto Naturalistico della Riserva Naturale del Borsacchio, ha sancito la definitiva frattura tra le due forze politiche. Il Pd aveva presentato 3 emendamenti che prevedevano interventi edilizi per un totale di circa 27mila metri quadri di superficie all’interno dei 1150 ettari di Riserva. Azione contestata da Italia Viva che aveva chiesto a quel punto il rinvio della discussione.

 

Per Simone Tacchetti, commissario del Pd, da parte di Italia Viva non c’era la volontà di approvare il PAN, alla fine comunque votato da tutti, dopo il ritiro degli emendamenti, tranne che da Rosaria Ciancaione. Interessante diventa a questo punto anche la posizione delle forze di minoranza. Con un centro destra di fatto inesistente sotto l’aspetto dell’organizzazione partitica, a parte Fratelli d’Italia e Forza Italia, i consiglieri di opposizione Enio Pavone, Angelo Marcone, Alessandro Recchiuti e Mario Nugnes si stanno guardando attorno. Soprattutto i primi 3. Perché Nugnes da un paio di anni si è proposto quale candidato sindaco di Casa Civica e di tutti quei movimenti civici che condividono certe idee. E il Pd è per certi aspetti interessato a Nugnes per una possibile alleanza.

 

Invece la candidatura di Recchiuti a sindaco per il centro destra è stata di fatto bocciata dalla Lega e un eventuale passo indietro del Carroccio, che nel frattempo propone l’investitura a più imprenditori rosetani, lascerebbe il tempo che trova perché il nome dell’avvocato Recchiuti, fondatore del movimento Il Punto, è stata di fatto bruciata. Chi guarda con occhio attento a Recchiuti, e non è un mistero, è proprio Italia Viva di Tommaso Ginoble.

Maggio potrebbe riservare grandi sorprese perché anche Pavone e Marcone non stanno a guardare. Marcone dialoga sempre più frequentemente con Nugnes. Pavone, che cova ancora una speranza di essere il candidato sindaco della Lega, si sarebbe incontrato con l’ex parlamentare Giulio Sottanelli, esponente di Azione.

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