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Provincia di Teramo a D’Angelo, Italia Viva esulta: “Marsilio vero sconfitto”

Stati generali di Italia Viva questa mattina riuniti in Provincia a Teramo per commentare la vittoria del sindaco di Valle Castellana, Camillo D’Angelo.

Presente anche il coordinatore regionale, Camillo D’Alessandro, che ha sottolineato come “il presidente Marsilio sia il più grande sconfitto, con il centrodestra spappolato”.

Soddisfatto anche Alfonso Di Sabatino Martina, coordinatore provinciale, che ha rimarcato “il nuovo percorso intrapreso con il primo sindaco di montagna dell’ente Provincia. È un segnale di rottura anche per le amministrative”.

La vicepresidenza dell’ente dovrebbe andare al sindaco di Giulianova, Jwan Costantini.

Per Mirko De Berardinis, segretario provinciale Federazione di Teramo di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, invece, “non possiamo che stigmatizzare il triste e vergognoso “teatrino” a cui abbiamo assistito per diverse settimane. Uno spettacolo di bassa lega che ha lasciato perplessi molti cittadini. Con il Partito Democratico della Provincia di Teramo che ha scelto di sostenere ufficialmente il candidato presidente di “Fratelli d’Italia”, partito erede a livello storico e perfino simbolico del Movimento Sociale Italiano di Almirante, ed appoggiato anche da altri gruppi del centro-destra. Il tutto in nome del “bene comune, dei territori, di un’alta visione della politica e nobile progettazione” come hanno scritto. Altri esponenti del PD, in disaccordo con la linea ufficiale, hanno sostenuto un altro candidato espressione di Forza Italia e di altri pezzi e correnti di centro-destra. Altri ancora hanno sostenuto il candidato vincitore, in un’alleanza senza precedenti nella storia politica di questa Provincia, con all’interno singoli del PD e del centro-sinistra, Movimento cinque stelle, Italia Viva di Renzi e il sostegno decisivo della Lega Nord Salvini ed altri esponenti del centro-destra e civici. Un minestrone elettorale, quello che ha portato all’elezione del nuovo Presidente della Provincia, improbabile da immaginare fino a qualche anno fa, quando c’erano ben altri partiti e soprattutto un’altra classe politica differente da quella attuale”.

E ancora: “Di fronte a questo scenario, a nostro avviso privo di serietà, di responsabilità ed appartenenza politica, ideologica e culturale, vorremmo solo ricordare che alle ultime elezioni politiche nazionali dello scorso settembre, il 36% degli elettori ha scelto di astenersi dal voto. Mai nella storia d’Italia si era registrata una percentuale così bassa di affluenza alle urne: il record assoluto di sempre. I politicanti teramani hanno compreso le ragioni di questo astensionismo dilagante? È evidente che una crescente parte della cittadinanza si sente disgustata e ormai lontana da quello che la politica istituzionale rappresenta oggi ad ogni livello ed andrebbero comprese le loro ragioni. Rifondazione Comunista continuerà a battersi per costruire un’opposizione politica e sociale a livello locale e nazionale, per una sinistra antiliberista ed anticapitalista. Siamo radicalmente alternativi al centro-sinistra in tutta Italia. E non possiamo che esserlo anche nel nostro territorio dove assistiamo per l’ennesima volta alle fenomenali strategie in salsa teramana per le poltrone, con il PD alleato con Fratelli d’Italia e il M5S con gli altri partiti del centro-sinistra che appoggia lo stesso candidato della Lega di Salvini”.