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Politica Teramo

Ponte sul Vomano, la Provincia risponde ai sindaci: “Sono loro che hanno condizionato i lavori”

La Provincia di Teramo risponde alla diffida da parte dei sindaci di Castellalto e Cellino Attanasio per avviare subito una gara d’appalto per il Ponte sul Vomano.

“Stiamo ai fatti  – sostiene il consigliere delegato alla viabilità, Lanfranco Cardinale –  I responsabili amministrativi e i tecnici sul cui operato, i sindaci, adombrano dubbi di correttezza, sono gli stessi incaricati nel periodo della sua delega specifica alla realizzazione dell’opera conferitagli dal presidente Renzo Di Sabatino. Vincenzo Di Marco, sia in commissione consiliare che di persona, è stato ufficialmente informato di tutti i passaggi che la Provincia sta compiendo a fronte di contestazioni della Regione; contestazioni che risalgono al periodo della presidenza del centrosinistra. Quindi, il sindaco Di Marco, sa bene che la proroga è già stata chiesta, che abbiamo incontrato molte volte i dirigenti regionali e che insieme alla proroga abbiamo inviato anche un preciso cronoprogramma impegnandoci al rispetto delle scadenze”.

E ancora: “Cronoprogramma preteso dalla Regione a fronte delle numerose proroghe chieste dalla precedente amministrazione le cui scadenze non sono state rispettate. Parlare di inerzia pare del tutto fuori luogo. Solo per non perdere la memoria storica va ricordato che il centrodestra, già con il compianto Valter Catarra, assessore alla viabilità Elicio Romandini, valutate le diverse opzioni, aveva scelto un altro progetto: un nuovo ponte al posto di quello esistente. Sono stati i due sindaci che oggi ci diffidano e la Regione a guida D’Alfonso a spostare i finanziamenti, in corso d’opera, su un nuovo progetto. Passaggio, questo, che ha fortemente e negativamente condizionato la storia del ponte, attenzionata anche dagli inquirenti ma per fatti che sono accaduti nella precedente amministrazione”.

“Nonostante tutto questo – specifica il presidente Diego Di Bonaventura –  ho sempre difeso il progetto perché è indubbio che serve una  nuova infrastruttura. Quella attuale, snodo di collegamento fra Teramo e le vallate del Vomano, presenta numerose criticità e non so quanto potrebbe reggere ad un nuovo urto calamitoso. Quindi, davvero, non mi è chiaro a chi fanno riferimento i due Sindaci quando parlano di “danni civili, erariali e penali che verranno richiesti ai vari responsabili”. Siamo di fronte ad una guerra fra Pd e scissionisti renziani? Infine, facciamoli questi consigli comunali straordinari, sarò felice di intervenire insieme ai consiglieri delegati e ai tecnici. Porteremo carte, documenti e progetti che facciamo chiarezza su quanto accaduto”.