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Pineto, prosegue la polemica sul taglio dei pini a Scerne

Pineto. La delibera di Giunta con cui si è deciso di abbattere 41 alberi in via Volturno a Scerne non smette di far discutere.

Il gruppo di Italia Viva, che ha sollevato la questione per mezzo dei consiglieri Marina Ruggieri e Claudio Mongia, ricorda come “una delle prime azioni di Italia Viva a Pineto è stata la donazione di tre pini all’amministrazione comunale, ripiantumati al Parco della Pace”. E prosegue: “Di pini e non solo, malati o pericolosi, ne vengono abbattuti diversi da diverso tempo e non mi pare che Italia Viva, abbia mai sollevato polemiche, anche se avremmo dovuto, perché non c’è stata nessuna ripiantumazione, altro che aumentare il verde a Scerne. Cosa non si fa per mantenere la poltrona! La realtà è una, delibera di 35mila euro per abbattere 41 pini di 26 anni, al massimo della loro bellezza. L’amministrazione comunale ed in particolare due assessori acrobati, nonchè qualificati arrampicatori di specchi, vorrebbero far credere che un bellissimo viale con oltre 80 Pini, sarebbe più bello se diventasse metà con una specie arborea e l’altra metà con gli attuali pini”.

E ancora: “I pini creano problemi, sono malati, si abbattono tutti e, in accordo con la cittadinanza (famosa democrazia partecipata, che tanto piace ai 2 assessori acrobati) si inizia un percorso per un progetto di un nuovo viale. La delibera n.164 del 10-12-21 recita quanto segue. ‘Lavori di manutenzione straordinaria patrimonio verde comunale – Rimozione degli esemplari di pino e messa a dimora di nuovi esemplari di latifoglie arborei e arbusti’ Innanzitutto non è dato sapere alla cittadinanza cosa viene ripiantumato e ancor prima, quante unità sono malate, quante unità creano seri problemi agli ingressi delle abitazioni e quante sono pericolanti. Queste sono vere motivazioni per abbattere dei pini”.

“L’unica opera pubblica che si ricordi di questa amministrazione, per lo più realizzata dall’Anas, è la rotonda di Via Martella”, incalza il gruppo dei renziani, “tutto il resto meno della normale amministrazione e l’unica accelerazione a questa giunta portata dai 5 stelle è il taglio dei 41 pini di Scerne”.

La mancanza programmazione, secondo Italia Viva, è confermata dall’iniziativa comunale “Dona un albero” lanciata e approvata in giunta per incrementare il verde pubblico: “non è la prima volta che quando si solleva un problema il sindaco e l’amministrazione, notte tempo partoriscono qualcosa, questo significa mancanza di idee e programmazione”, commentano i consiglieri di Italia Viva.

E in merito alla programmazione i renziani ricordano all’amministrazione diverse opere in cantiere:

  • parcheggi Torre Cerrano, progetto esistente
  • apertura strada via Svizzera, progetto esistente
  • strada di collegamento Quartiere dei Poeti, Villa Fumosa con annessa rotonda, progetto esistente
  • canale scolmatore, Torre San Rocco, Vomano progetto esecutivo vecchissimo, ci sono problemi con la ditta esecutrice, nonostante il raddoppio dell’importo da parte del Genio Civile, qui l’amministrazione è in sonno profondo.

Sindaco, sei stanco, mettiamola così, passa la mano, ormai sei alla frutta, ma quella secca”, conclude la nota di Italia Viva Pineto.

La posizione del Movimento 5 stelle Pineto

“Dunque, innanzi tutto non si tratta di taglio dei pini e basta, come hanno (inutilmente per fortuna) cercato di farlo passare il sig. Luciano Monticelli e i consiglieri comunali di Italia Viva Pineto, Marina Ruggieri e Claudio Mongia; parliamo invece di un vero e proprio progetto di riqualificazione, che prevede la sostituzione, con specie arboree più idonee all’arredo urbano, dei pini che sono attualmente impiantati sul lato est di via Volturno”, ribadisce l’assessore Filippo Da Fiume in replica alle polemiche sull’argomento.

“Il progetto, tra l’altro supervisionato dal dott. Granchelli, agronomo di riconosciuta fama, è il risultato di una serie di considerazioni ecologiche, ambientali, tecniche ed economiche che ha fatto propendere l’amministrazione comunale di Pineto (e quindi anche il sottoscritto) per la sostituzione dei pini, in luogo di un dubbio, in termini di riuscita dell’intervento e di costi sotto il profilo economico, tentativo di conservazione.
Più in dettaglio: 4/5 pini sono stati colpiti dal tomicus e andavano comunque abbattuti, il resto dei pini non è, ahi noi, in grande salute in quanto, come ci è stato spiegato dal dott. Granchelli, non sono cresciuti come avrebbero potuto e dovuto, perché non bene impiantati e ultimo ma parimenti importante, una loro conservazione, come avvenuto nel lato ovest, comporterebbe continue necessità di manutenzione del manto stradale e dei marciapiedi. Una cosa non più sostenibile per le casse del comune (il rifacimento dei marciapiedi del lato ovest e l’asfalto sono costati oltre 200 mila euro negli ultimi 5 anni)”.

“Il M5S”, conclude Da Fiume, “è stato l’artefice principale della modifica in senso ambientalista della costituzione. A Pineto ha sempre difeso l’ambiente e il paesaggio, anche approvando la delibera “Adotta un albero” e ha spinto per l’introduzione nelle opere pubbliche triennali il progetto di continuazione della pineta storica tra Scerne e Pineto (altri 5 km di pineta). Per tutto questo non può essere accusata come forza politica che vuole tagliare i pini”.